CATANZARO. Il presidente dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha chiesto al responsabile dell’Anticorruzione e della Trasparenza della Regione Calabria l’inibizione per tre mesi del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, in relazione alla nomina del commissario all’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Santo Gioffrè. La nomina era stata decisa nel marzo scorso dalla Giunta regionale composta, oltre che da Oliverio, da Vincenzo Ciconte, Carlo Guccione e Nino De Gaetano. Questi ultimi tre si sono però dimessi in seguito all’inchiesta sui rimborsi al Consiglio regionale, per cui l’inibizione dovrebbe riguardare solo il presidente. La vicenda – di cui parlano organi d’informazione locale – tuttavia non è chiara. Il provvedimento di inibizione, intanto, non è stato ancora formalmente emesso e non sono definite le materie che riguarderà, se solo le nomine, cioè, o anche altri atti. Così come non è chiaro se la Giunta potrà comunque procedere autonomamente a riunirsi sotto la presidenza del vicepresidente Antonio Viscomi anche in assenza del Presidente e deliberare normalmente. Secondo l’autorità guidata da Cantone, Gioffrè non poteva essere nominato perché si era candidato a sindaco di Seminara nei cinque anni precedenti alla sua indicazione a commissario dell’Asp nel cui territorio ricade il Comune per il quale si era presentato alle elezioni a sindaco, violando così le norme previste da un decreto legislativo del 2013. Il ministero per la Pubblica amministrazione interpellato dal Movimento 5 Stelle che aveva sollevato il caso, nei mesi scorsi non aveva ravvisato irregolarità in quanto la norma parla di direttore generale, amministrativo o sanitario, mentre Gioffrè è commissario. L’Enac di Cantone, invece, ha valutato diversamente la circostanza.