Dieci anni fa Papa Francesco arrivava a Cassano All’Ionio
“Nonostante lo scorrere del tempo, la data del 21 giugno 2014 è rimasta scolpita nella memoria e nel cuore della gente di Cassano All’Ionio. Ricevere l’abbraccio e la paterna benedizione di Papa Francesco è stato per tutti un onore ed un privilegio. Sono ancora vive le immagini e le emozioni di quella giornata particolare ed irripetibile, che resterà incisa in maniera profonda ed indelebile nella storia di Cassano All’Ionio e della Calabria intera”. Il sindaco di Cassano Ionio, Antonio Papasso, ricorda il decimo anniversario dell’evento. “La gioia ha illuminato gli occhi di ogni singolo cittadino, nel mentre le strade di Cassano e la spianata di Sibari erano stracolme di gente venuta da ogni dove. Ad abbracciare il Santo Padre, quel giorno, è stata -ricorda Papasso- una folla immensa, commossa e allo stesso tempo composta e tranquilla. Nessun evento negativo e nessun disordine, difatti, hanno turbato lo svolgersi di quella giornata tanto particolare. Nella giornata in cui si celebra il X anniversario avvertiamo il dovere di esprimere sentimenti di profonda riconoscenza nei confronti di Mons. Nunzio Galantino, per l’instancabile e appassionato impegno profuso perché Cassano potesse ricevere l’immenso dono della venuta di Papa Francesco. È innegabile -aggiunge il sindaco di Cassano- che il passaggio di Papa Francesco nella nostra terra, il suo benevolo sorriso e, in particolare, le sue parole hanno acceso una luce di speranza nuova nel cuore di tutti, tanto che il 21 giugno 2014 segna la data di inizio di quel cambiamento di cui si aveva grande ed urgente bisogno. Le sue parole di condanna alla mafia ed alla criminalità organizzata, culminate con la scomunica, hanno assunto la sembianza di un forte vortice che dalla Spianata di Sibari si è propagandato fino a raggiugere le coscienze di tutti i calabresi e dei cittadini del mondo intero. Soprattutto, quelle parole hanno rinvigorito l’animo di noi amministratori, che ci siamo sentiti più motivati e forti, più predisposti a lavorare per costruire una società migliore, più giusta e solidale. La venuta di Papa Francesco -aggiunge ancora Papasso- è rimasta incisa in maniera indelebile soprattutto nell’animo dei nostri giovani: l’esortazione del Santo Padre a “non lasciarsi rubare la speranza” continua ad essere un faro che illumina il loro cammino; parole che li guideranno nella costruzione del futuro; che li incoraggeranno a ‘pensare alla grande’ e a ‘fare rumore’ per cambiare il destino di questa nostra terra che per le potenzialità, le ricchezze naturali e culturali che esprime e per la gente onesta, laboriosa ed ospitale che la abita, può coltivare il sogno di un domani diverso e migliore”.