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Approvata l’Autonomia, per Occhiuto “è un errore del centrodestra”

Approvata l’Autonomia, per Occhiuto “è un errore del centrodestra”

E’ arrivato dopo una lunga maratona notturna alla Camera il secondo e definitivo sì al disegno di legge sull’Autonomia. L’Aula di Montecitorio ha infatti licenziato il provvedimento con 172 sì 99 voti contrari e 1 astenuto. E’ legge. “Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta”. Così la premier Giorgia Meloni ha commentato il via libera definitivo del Parlamento alla legge sull’Autonomia. Il Pd attacca e annuncia: “Insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum” che “sicuramente boccerà lo ‘spacca Italia’”. Diversificate, ovviamente, le valutazioni dei Governatori delle regioni italiane dei diversi schieramenti politici sul ddl Calderoli approvato alla Camera. Luca Zaia e Attilio Fontana, esultano: “L’autonomia è legge! Oggi si è fatta la storia di questo paese! è l’alba di un giorno storico!”, ha detto Zaia. Per Fontana è “una notizia eccezionale per la Lombardia e per i lombardi che, sette anni fa, con un referendum, avevano espresso in maniera chiara e netta la volontà di andare in quella direzione”. Diversa la valutazione del presidente della Regione Calabria, Occhiuto: “Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia -Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo- che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso”, ha detto Occhiuto. “No, non è un’Italia più giusta nè un’Italia più forte, è un’Italia a rischio”, ha chiosato dal canto suo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca commentando le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha definito il Paese dopo l’autonomia approvata ieri notte. “Condividiamo le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto”, ha aggiunto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

La dichiarazione di Occhiuto

“Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia – Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo – che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Calabria. “Il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato dalla Camera – prosegue il presidente della Calabria e vicesegretario di Fi – è certamente migliorato – grazie soprattutto al lavoro dei ministri di Forza Italia e del segretario nazionale, Antonio Tajani – rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli. Per le materie più importanti non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Ma proprio per questa ragione è poco comprensibile il metodo usato per votare a tappe forzate – rifiutando possibili ulteriori migliorie – questo provvedimento: così facendo il ddl è sembrato una bandierina di una singola forza politica, in un clima che ha rappresentato questa norma come divisiva in Parlamento e nel Paese”.

 

 

 

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