REGGIO CALABRIA. Sono giunti al porto di Reggio Calabria a bordo della Phoenix, la nave privata del Moas, 332 migranti. Si tratta di 114 uomini, 105 donne, 85 minori di età compresa tra i 5 e i 18 anni e 28 bambini sotto i 5 anni. Sono tutti di nazionalità eritrea, tranne un cittadino tunisino. In tutto sono una settantina i minori non accompagnati. A bordo vi sono i volontari di Medici senza frontiere. Le operazioni di primo soccorso e accoglienza sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. Successivamente i migranti saranno trasferiti in strutture della Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Puglia, secondo il piano di riparto del Ministero dell’Interno. C’era anche una donna etiope in stato di gravidanza da 4 mesi tra i 332 migranti. I migranti, ha spiegato l’armatore, Regina Catambrone, sono stati tratti in salvo da due barconi di legno nelle acque libiche. In tutto erano circa 700 persone: “Noi ne abbiamo imbarcati 332 – ha detto Catambrone – gli altri sono stati tratti in salvo sulla nave Dattilo della Marina Militare. I migranti sono stati avvistati dalla Phoenix, che a bordo ha anche due droni per individuare i barconi in difficoltà, e poi è stato dato l’allarme al Centro Coordinamento Roma.
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