REGGIO CALABRIA. “La nuova impostazione del Programma risulta profondamente rinnovata nel metodo e nel merito rispetto a quella di dicembre scorso grazie a un intenso lavoro svolto, attraverso un confronto serrato, con i funzionari dello Stato e della Commissione europea, fatto di incontri settimanali a Bruxelles e spesso anche in Calabria”. Così il presidente della Regione Mario Oliverio nella sua relazione al Consiglio su “POR Calabria 2014/2020 e Strategia di specializzazione intelligente”. “La visita del Commissario Europeo Corina Cretu a Reggio Calabria – ha sostenuto Oliverio – ha rappresentato un’occasione per riaprire il dialogo con i rappresentanti della Commissione, in una situazione molto critica in cui il Programma 2007/2013 presentava consistenti criticità attuative, mentre il Programma 2014/2020 era stato trasmesso in Commissione solo pochi mesi prima, con evidenti ritardi rispetto alle previsioni delle normative europee. In questi mesi non è mancato l’attivo coinvolgimento delle rappresentanze partenariali e il costruttivo confronto con la II Commissione. Il valore di questo percorso è stato ricordato nel Comitato di Sorveglianza dal rappresentante della Commissione europea che ha testualmente parlato di “passi da gigante” compiuti dalla Regione negli ultimi mesi. Evidentemente a queste parole seguiranno i ben più importanti fatti, che consistono nell’ormai imminente approvazione formale del Programma e nel conseguente avvio degli investimenti. La Commissione ci ha anticipato l’opportunità di un incremento della dotazione degli investimenti per l’Agenda digitale, per circa 15 milioni di euro, e della rimodulazione di alcune azioni dell’Asse III e dell’Asse V di ridotta dimensione finanziaria. A fine mese partiranno le procedure interne alla Commissione per l’adozione del programma. A questo punto ritengo sia necessario concentrare il mio intervento su pochi importanti elementi da condividere con il Consiglio: La visione che ispira il Programma, in relazione alla più ampia agenda di governo; L’architettura strategica e i contenuti del nuovo POR; Le innovazioni intraprese nei processi attuativi e gestionali. Quando ho presentato le linee strategiche e programmatiche che costituiscono il riferimento per l’azione di governo, ho avuto modo di sottolineare più volte, che considero il nesso tra risposte emergenziali e visione strategica come il fulcro dell’impostazione programmatica del nuovo governo regionale. E’ la condizione della Calabria che lo richiede. Abbiamo confermato la scelta di utilizzare congiuntamente i Fondi strutturali in un programma plurifondo che comprenda sia il FESR che il FSE, per comporre un disegno organico in grado di incidere strutturalmente e in modo integrato sul territorio e sul tessuto produttivo. Abbiamo voluto conferire al nuovo POR 2014/2020 la funzione di strumento ordinatore delle politiche di sviluppo e di motore finanziario e progettuale per l’attuazione dell’agenda di governo. Questo strumento finanziario ci consentirà di realizzare in parte significativa le priorità di governo: cogliere l’opportunità della rivoluzione digitale; ripensare la Calabria come regione strategica per l’Europa; puntare sui territori. Lavoreremo per rimettere al centro dell’agenda di governo, anche con il concorso di altri fondi e strumenti (in primis il Fondo di Coesione), il tema delle infrastrutture, in particolare della mobilità e dei trasporti, le cui gravi e diffuse criticità costituiscono una delle più serie condizioni di freno e ostacolo allo sviluppo. La strategia sottesa al POR si potrebbe sintetizzare in: ‘un programma concreto e realizzabile che affronta le questioni cruciali della Calabria in modo innovativo e secondo obiettivi misurabili’. Lavoreremo per l’approfondimento di alcuni obiettivi: ‘Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione’; ‘Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime’; ‘Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (in complementarietà con il FEASR) e del settore della pesca e dell’acquacoltura (in complementarietà con il FEAMP)’; ‘Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori’; ‘Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi’; ‘Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse’; ‘Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete’; ‘Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori’; ‘Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione’; ‘Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente’. Oliverio ha sottolineato le tre dimensioni della politica territoriale regionale: Strategia di Sviluppo urbano sostenibile per i principali poli urbani (Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria); Strategia di sviluppo delle aree urbane di dimensione inferiore (città portuali e hub dei servizi regionali); Strategia per le Aree Interne. “Un ultimo aspetto di rilevanza strategica – ha detto – risiede nel ruolo che la regione può giocare in Europa e con i Paesi terzi. La Regione pertanto parteciperà agli altri programmi transnazionali e sarà promossa la partecipazione alla Strategia dell’Ue per la regione adriatica e ionica. Ci poniamo un obiettivo semplice quanto ambizioso: collocarsi entro un anno tra le regioni più virtuose in termini di qualità e quantità della spesa prodotta. Non possiamo più permetterci di fissare un obiettivo ‘difensivo’ come ‘non perdere le risorse’. Stiamo lavorando per presentare le migliori performance a livello nazionale. Abbiamo fissato 5 elementi di discontinuità e innovazione: nella strategia, nel metodo, negli strumenti attuativi, nel confronto sociale ed istituzionale, della macchina amministrativa. Sta a noi mettere a frutto questo Programma, compete a noi la sfida più grande di fare della Calabria un posto ‘normale’”.