CATANZARO. “Per fare uscire la sanità dal pantano in cui si trova c’è bisogno di una maggiore sinergia tra Ufficio del Commissario, il Dipartimento Salute della Regione e le aziende sanitarie ed ospedaliere e registro che ad oggi manca un’efficacia strategia per superare le criticità più importanti come ridurre l’emigrazione sanitaria, rendere più efficienti gli ospedali e mettere in atto una serie di misure contro gli sprechi”. È quanto afferma il deputato di Alternativa Libera Sebastiano Barbanti dopo l’’incontro che ha avuto oggi con il commissario ad acta per il Piano di rientro, Massimo Scura. “Nel corso dell’incontro – è detto in un comunicato diffuso dal parlamentare – si è parlato anche della situazione paradossale che vive l’ospedale di Lamezia Terme, con i servizi depauperati in pochissimi anni. Per questo hanno partecipato all’incontro anche Concetta Perri, del Tribunale dei Diritti del Malato, e Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola, del comitato “Salviamo la sanità lametina”. “Devo prendere atto – dice ancora Barbanti – che ad oggi manca un’efficace strategia per ridurre i quasi 300 milioni di euro di mobilità passiva, soldi dei calabresi che vanno a finanziare la sanità di altre regioni. Il piano delle assunzioni confermate del Commissario Scura, solo dopo il raggiungimento degli obiettivi, non è in grado di creare centri di alta specialità o eccellenze per attrarre una parte della mobilità. Ho ribadito a Scura l’errore di escludere quasi 50 primari dalle assunzioni, esclusione che impedisce a reparti importati degli ospedali hub e spoke di avere una guida stabile e qualificata. Nel corso dell’incontro ho chiesto anche al commissario di attivare quanto nei suoi poteri per stanare gli imboscati della sanità, sia medici che infermieri, e Scura si è impegnato ad emanare un ordine di servizio in accordo con i sindacati. Riguardo l’ospedale di Lamezia, il commissario ha annunciato una visita per il 9 settembre per constatare non solo la qualità di diversi reparti (microbiologia e malattie infettive solo per citarne alcuni) e del centro trasfusionale, ma anche dell’enorme sottoutilizzazione di una struttura che ha enormi potenzialità e posizione geografica e infrastrutturale ineguagliabile. Per questo abbiamo proposto di inserire l’ospedale di Lamezia nell’integrazione dell’azienda unica tra il Pugliese-Ciaccio e il Mater Domini. Una proposta non campanilistica, ma propositiva e che renderà la sanità della provincia di Catanzaro più vicina ai cittadini. Proposta su cui il Commissario, tra l’altro, ha manifestato interesse ed apertura”. “Abbiamo, infine, ribadito – conclude il parlamentare – la nostra idea di realizzare il Centro regionale traumatologico, il Centro trasfusionale ed il Centro protesi a Lamezia”.