Expo, il museo dei Brettii alla mostra “Cibo per gli dei”
COSENZA. “L’esperienza vissuta all’Expo, con la mostra allestita nel Padiglione Italia, oltre che a soddisfarci in termini numerici, avendo ricevuto circa 15 mila visite, ci ha soprattutto consentito di vedere realizzata nei fatti quella rete museale calabrese che, grazie ad uno standard qualitativo decisamente alto, centra l’obiettivo di una valorizzazione complessiva del territorio alla quale ogni struttura museale contribuisce con le proprie specificità”. Così si esprime l’Assessore al marketing e turismo del Comune di Cosenza Rosaria Succurro dopo la partecipazione del Museo dei Brettii e degli Enotri alla mostra “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini”, promossa dalla Regione Calabria in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenza Archeologia della Calabria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e Polo Museale della Calabria, Museo Archeologico Nazionale di Reggio) ed i Musei appartenenti alla rete museale della regione, con la partecipazione dell’Università della Calabria ed il supporto di Unioncamere Calabria. L’iniziativa – spiega una nota – ha animato lo spazio, messo a disposizione a rotazione nel Padiglione Italia, dal 14 al 20 agosto. Significativo il ruolo del Museo dei Brettii e degli Enotri che, col suo direttore Marilena Cerzoso, ha lavorato al progetto sin dalla fase di elaborazione del concept. Il nostro museo civico, è da ricordare, è stato il primo ammesso per bando alla rete regionale museale aggiudicandosi il relativo finanziamento, in virtù del possesso degli standard di qualità richiesti non solo a livello ministeriale ma fissati dall’organismo internazionale ICOM (International Council of Museums). Il successo all’Expo – si legge – ora apre le porte ad una replica dell’iniziativa a livello regionale e, dunque, ad una nuova ribalta per il Museo dei Bretti e degli Enotri. Dirigenti regionali hanno infatti già espresso in casa Expo l’auspicio che la mostra diventi itinerante, toccando i musei della rete calabrese, e che della stessa si realizzi un catalogo.