“Osserviamo con interesse il dibattito sul tema della sicurezza in Calabria, relativamente all’opportunità, da più parti incoraggiata, di razionalizzare i presidi di legalità presenti sul territorio regionale per ottenere una maggiore efficacia negli interventi e nelle azioni.
La rimodulazione di cui da diverse settimane si sta parlando non può che avvenire in funzione della sicurezza dei cittadini e rispettando i criteri di gestione ottimizzata delle risorse presenti in Calabria.
Quando si maneggiano temi come la sicurezza, al pari della salute, è doveroso abbandonare ogni tentazione di parte perché il bene messo in campo è superiore a qualsiasi spinta localistica. Pertanto auspichiamo che le decisioni che verranno adottate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – fra l’altro in un quadro di distribuzione nazionale – rispondano solo a logiche di razionalizzazione, di efficienza e di efficacia, così come correttamente e tecnicamente illustrato dai sindacati di Polizia.
Solo così in tutta la Calabria si potrà ottenere una copertura di servizi e di presìdi in modo omogeneo e puntuale. In tal senso non sfugge a nessuno, e a nessuno dovrebbe sfuggire, il dato che Catanzaro e la sua provincia abbiano necessità di maggiori attenzioni poiché da una disamina oggettiva questo territorio risulta essere sguarnito rispetto ai presidi presenti nelle altre province calabresi. Un dato di cui tener conto se realmente si vuole razionalizzare il servizio della sicurezza in tutta la regione. E perciò la possibilità di ubicare nel capoluogo il Reparto Prevenzione Crimine rappresenterebbe una risposta corretta, strategica e di garanzia su un tema così sentito dalla comunità calabrese. Una scelta, quella del nuovo presidio a Catanzaro, da perseguire e conseguire con l’avallo dei dati oggettivi che ne supportano la richiesta”. Lo afferma in una nota il movimento “Catanzaro nel cuore”