“Non c’è affatto un tentativo di indebolire ma di rafforzare” con l’autonomia differenziata “consapevoli dell’enorme potenziale del Mezzogiorno. I cittadini che vivono in queste regioni non devono avere paura di niente, hanno affrontato di tutto compresa la ‘ndrangheta e la criminalità organizzata e devono poter contare sulla sfida della responsabilità”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla firma tra governo e Regione Calabria dell’accordo per lo sviluppo e la coesione. L’Autonomia “non crea un divario tra Nord e Sud ma tra amministrazioni capaci e quelle che capaci non sono state”.
“Ho sentito dire un po’ di tutto” sull’autonomia “ma figuratevi se una persona come me che sul tema dell’amore per l’Italia crede di aver dato qualche segnale può immaginare di dividere la nazione: voglio dire due cose per spiegare la ratio del provvedimento. La prima – ha spiegato Meloni – è che il presupposto per la definizione dell’autonomia differenziata è l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, significa che per la prima volta in Italia qualcuno stabilirà quali sono i servizi essenziali da dare ai cittadini in ogni regione d’Italia, in ogni territorio perché vi comunico ufficialmente che in molti di questi territori quei livelli non sono stati garantiti. Definirli impone di garantirli anche a quei cittadini”. L’autonomia poi “non funziona tolgo a una regione e do a un’altra, prevede una cosa più semplice: dove ho una amministrazione virtuosa lo Stato valuta di devolvere altre competenze, non è un tema di rapporto tra una regione e l’altra ma tra lo Stato e la regione, non è un divario che si crea tra Nord e Sud è semmai un divario che si crea tra le amministrazioni capaci e quelle che capaci non sono state. E non mi stupisce che faccia paura a qualcuno e particolarmente a quelli che hanno indicatori più bassi, ma è elemento di responsabilizzazione che può fare anche la forza di questi territori”.