In occasione del nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, è emersa la “totale assenza dei dati per l’intera Calabria. Esiste, quindi, allo stato attuale un ‘buco’ di un anno e mezzo dal giugno 2022 al dicembre 2023 nel monitoraggio sulla qualità dell’aria sul territorio regionale che costituisce un vulnus grave per la tutela della salute dei cittadini calabresi”. E’ quanto si legge nella nota di Legambiente dove sono riportati i dati rilevati nelle varie città italiane. Il precedente rapporto Mal’aria, prosegue la nota, “pur basato su dati parziali per indisponibilità degli ulteriori dati ufficiali non presenti sul sito di Arpacal, confermava che la qualità dell’aria nei capoluoghi di provincia calabresi, per l’anno 2022 non presentava criticità importanti” “La mancanza di dati ufficiali costituisce una circostanza molto preoccupante – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria -. Lo scorso anno la nostra associazione aveva già lanciato l’allarme chiedendo che fosse garantita la fruibilità dei dati e rese trasparenti le notizie sull’effettivo funzionamento delle centraline di monitoraggio per come previsto dalla normativa vigente. Il d.lgs. n. 155/2010, in attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, individua nelle regioni le autorità competenti per effettuare la valutazione della qualità dell’aria e per la redazione dei piani di risanamento che devono specificare le misure per raggiungere gli standard normativi. E’ evidente che la prevista rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, per qualche motivo, non funziona”. “La nostra richiesta – conclude Parretta – è quella di ripristinare celermente il funzionamento di tutti gli strumenti di analisi sulla salubrità dell’ambiente per evitare eventuali infrazioni comunitarie ma soprattutto per poter mettere in campo politiche concrete per rendere le città calabresi più vivibili e sicure, riducendo l’inquinamento atmosferico e migliorando la qualità della vita delle persone”.