Inaugurazione anno giudiziario a Catanzaro, il pg Lucantonio: “Allarmante aumento dei delitti di ‘ndrangheta”
CATANZARO/ “Appare doveroso segnalare come, anche per quest’anno, il dato più allarmante è rappresentato dai numeri progressivamente in aumento dei delitti di criminalità organizzata di stampo ‘ndranghetistico, sia nella forma associativa che in quella estrinsecantesi nei delitti aggravati dal metodo mafioso, con un aumento del coinvolgimento dei minori nelle attività criminali di tale matrice”. A dirlo il procuratore generale della Corte d’Appello di Catanzaro, Giuseppe Lucantonio, nel corso del suo intervento per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. In aumento anche “i delitti di estorsione e di usura, fenomenologia criminale fortemente legata alle caratteristiche del territorio calabrese e spesso collegata, anche se indirettamente, al controllo mafioso dello stesso. In costante aumento sono anche i reati relativi alla illecita detenzione e/o spaccio di sostanze stupefacenti (anche nella forma più grave del traffico internazionale). Significativo e costante appare il contrasto ai reati urbanistici ed ambientali, così come quello ai reati da ‘codice rosso’, quelli informatici e collegati al web, i reati di violenza alla persona (omicidi, tentati omicidi, lesioni, rapine aggravate), i reati economico-finanziari, i reati contro la Pubblica amministrazione”. Per Lucantonio, “l’amministrazione della Giustizia in Calabria, forse più che altrove, è ostacolata da difficoltà e criticità di ogni genere; i magistrati laboriosi e onesti rappresentano il difficilissimo ruolo di garanti quotidiani della legalità, questo in un territorio particolarmente vasto e complesso, dove, si registrano forti ed allarmanti criticità, disfunzioni di tipo sociale, economico, politico, che si intersecano e sovente concorrono, pericolosamente, con crescenti e pervasivi fenomeni di malaffare da parte di ‘associazioni coperte’, poteri deviati, criminalità organizzata e non. Tutto ciò in danno dei cittadini calabresi, delle Istituzioni, della Giustizia e dello Stato. La conflittualità politica, la insana sovrapproduzione normativa, la complessità della stessa, la eccessiva burocratizzazione hanno ‘scaricato’ sulla giurisdizione una serie di problematiche difficilmente risolvibili, questo con elevata sovraesposizione e indebita supplenza della Magistratura, anch’essa purtroppo non sempre estranea a logiche corporative, illeciti ed errori”. Facendosi portavoce delle esigenze delle Procure del Distretto di Catanzaro, poi, Lucantonio ha indirizzato due richieste al Csm e al ministero della Giustizia: “al Csm la sollecita nomina dei direttivi e dei semidirettivi; la costante, solerte e adeguata copertura degli organici degli Uffici giudiziari del Distretto, caratterizzati da un permanente e gravosissimo fenomeno di turn-over, magari anche attraverso il sapiente utilizzo degli incentivi per le sedi più disagiate o critiche. Al ministero di sanare le insufficienze degli organici del personale amministrativo e delle quasi ‘inesistenti’ sezioni di polizia giudiziaria; di proseguire nella già avviata costruzione di piattaforme di lavoro informatico/digitali utili, moderne, funzionanti, aggiornate e adeguate alle esigenze cui sono preposte, formando adeguatamente chi le deve utilizzare; infine, ma assai rilevante, una convinta e decisa rivisitazione delle Sedi giudiziarie e delle piante organiche di molti uffici giudiziari, sottodimensionate rispetto agli effettivi carichi di lavoro”. “Solo una giustizia efficiente, infatti – ha sottolineato Lucantonio – può essere autorevole e dare un vero contributo alla tanto invocata e da molti solo ‘predicata’ legalità, base di ogni democrazia che voglia essere degna di tale nome”.