Continua il muro contro muro tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni sulle elezioni regionali in Sardegna. La Lega, infatti, insiste per la conferma di Christian Solinas alla presidenza della Regione mentre Fratelli d’Italia punta su un altro cavallo, Paolo Truzzu, la cui candidatura sarà ufficializzata domani. ”Solinas? Per noi Truzzu è il candidato migliore”, taglia corto il deputato sardo e presidente della commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda, che annuncia: “Sabato verrà presentata la candidatura di Truzzu come governatore e sono stati invitati anche gli alleati Fi e Lega”. Dalle parti della Lega ribadiscono che ”non si cerca di alzare il prezzo per ottenere compensazioni ma si resta su Solinas perché ha fatto bene sul territorio e squadra che vince non si cambia”. Se Sparta piange, Atene non ride. Al centrodestra alle prese con le discussioni sui candidati alle prossime elezioni regionali, risponde un centrosinistra alle prese con un puzzle ancora in gran parte da comporre. Il nodo, salvo eccezioni, resta quello di allargare il più possibile le alleanze in modo da presentare una proposta alternativa competitiva al voto amministrativo. Un rebus da risolvere anche in alcune grandi città chiamate a scegliere i nuovi sindaci nel 2024. In Abruzzo si vota il 10 marzo e il centrosinistra ha dato il via alla sfida con una partenza sprint, indicando subito un candidato unitario. In Basilicata (al voto in primavera, data ancora da fissare) il Pd era partito con decisione, indicando come candidato il ‘civico’ Angelo Chiorazzo, ma il M5s non ha aderito. In Piemonte il centrosinistra è ancora in alto mare, anche se la data del voto non è stata ancora indicata. In Sardegna (si vota il 25 febbraio) Pd e M5s hanno trovato l’intesa sul nome di Alessandra Todde, vice presidente di Giuseppe Conte. Ma Renato Soru ha annunciato lo ‘strappo’ con i dem, lanciando la sua candidatura (appoggiata, tra l’altro, da Azione). Un parte dei dem locali ha seguito l’ex governatore.