REGGIO CALABRIA/ “È doveroso mettere al centro il bene della città: serve un punto che sancisca la fine di quest’ Amministrazione agonizzante, le cui scelte insensate mostrano le ripercussioni sui cittadini e sull’ intera città”. Lo sostengono i capigruppo del centrodestra al Comune di Reggio Calabria che si sono riuniti dopo che domenica Forza Italia ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco Giuseppe Falcomatà. “Un’azione unitaria”, è scritto in una nota in cui viene definita “unica strada percorribile, la mozione di sfiducia, spingendo i gruppi di maggioranza Pd, Democratici e Progressisti ed Italia Viva, oltre chiaramente a tutte le altre forze politiche della minoranza, ad una presa di coscienza sulla situazione politica”. “Dobbiamo accelerare i tempi di conclusione di questa consiliatura, che non consente più una governabilità alla città” concludono i capigruppo di Fdi, Fi, Lega, Noi Moderati, Reggio attiva e Minicucci sindaco, rispettivamente, Demetrio Marino, Federico Milia, Giuseppe De Biasi, Saverio Anghelone, Roberto Vizzari e Guido Rulli. “Non si è mai messa in discussione l’appartenenza a questa maggioranza. La lealtà e la serietà hanno contraddistinto sin dall’inizio il nostro operato, volto unicamente al rilancio e al rafforzamento di questa Amministrazione Comunale”. E’ la posizione di Italia Viva Reggio Calabria sulla situazione venutasi a creare al Comune dopo il rinnovo della Giunta decisa dal sindaco Giuseppe Falcomatà che ha poi portato Fi ad annunciare la presentazione di una mozione di sfiducia al primo cittadino. “Italia Viva, rispetto alla fase di rideterminazione e composizione della nuova Giunta comunale – è scritto in una nota – auspicava il riconoscimento di un ruolo politico-amministrativo. Riguardo la nostra posizione, richiedente una nuova fase di rinnovamento e discontinuità, si è manifestata a nostro avviso una esagerata reazione, si sono alzati i toni e non si è dato rilievo alla posizione assunta dal partito. Forse è stata una grossolana svista, ma rimaniamo comunque sereni”. “La nostra formazione politica – prosegue la nota – è distante da qualsiasi atteggiamento negativo, di rifiuto, di cieca difesa delle proprie posizioni a priori”.