di RTC Sport
Davanti a circa 14mila spettatori il Catanzaro fa suo il derby con il Cosenza che tornava in B dopo 33 anni, una gara sentitissima dalle due città e tifoserie. Ad aggiudicarsi la posta in palio sono stati i giallorossi di mister Vivarini per 2-0. Il Catanzaro l’ha vinta con la fame e l’aggressività, valori che oggi al Cosenza, seguito da 750 supporters sistemati in Curva Est, in parte sono mancati. La gara si è incanalata dopo il vantaggio del Catanzaro all’11’; da quel momento il Cosenza ha dovuto prendere l’iniziativa per tornare in partita ma i suoi attacchi sono stati molli e sterili. Poche volte infatti i rossoblu’ di Caserta sono arrivati alla conclusione e quasi mai sono riusciti a verticalizzare e sfondare per vie centrali. Cosenza troppo dipendente da Tutino, che quando si è acceso ha trascinato i suoi. Ma non è bastato per giungere al pareggio. Inoltre, dalle corsie sono partiti troppi spioventi per le punte che pero’ sulle palle alte hanno avuto quasi sempre la peggio. Inoltre Marras nervoso e poco ispirato, Forte impalpabile, dunque i pericoli per la porta di Fulignati sono arrivati solo dalle giocate di Tutino e Praszelik. In sostanza, dunque, il Catanzaro ha potuto controllare abbastanza agevolmente e ha operato in ripartenza badando al sodo e non tanto allo spettacolo come aveva fatto in altre occasioni.
CRONACA
La prima frazione si gioca sul piano dell’intensità e dei fraseggi. All’11’ il Catanzaro colpisce. Attacca e sfonda a destra con Katseris, imbeccato da Biasci, il greco si invola indisturbato sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone rasoterra che supera la difesa cosentina e trova Iemmello pronto ad insaccare, rete facile facile del centravanti che ha dovuto solo spingere in porta. La reazione dei rossoblu’ non si fa attendere e l’occasione più nitida arriva a metà tempo con il clamoroso palo colpito di testa da Tutino da calcio d’angolo battuto da Voca. Al 29′ ci prova Praszelik che apre il destro e calcia verso la porta, Fulignati si tuffa e devia in corner con un bel gesto tecnico. Il secondo tempo si apre ancora con il Catanzaro a colpire con fame e cattiveria agonistica: azione che si sviluppa sul fronte d’attacco sinistro, dopo una serie di rimpalli in area, la sfera giunge in mischia a Biasci che la scaglia con rapidità in porta gelando Micai. Il Cosenza non demorde e va vicino al gol con un colpo di testa ravvicinato di D’Orazio finito fuori ed un bel tiro di Calò sul quale salva Fulignati con una prodezza. La girandola dei cambi non sortisce altri effetti e il match va in archivio con il Catanzaro che, dopo tre sconfitte consecutive, si rilancia, riscavalca Modena e Cittadella e raggiunge Como e Palermo al quarto posto in classifica. Per il Cosenza è una sconfitta indolore in classifica ma non lo è per il morale in quanto perdere un derby fa sempre male. Mister Caserta dovrà analizzare le motivazioni di una prova che non ha convinto, essendo un derby il Cosenza avrebbe dovuto metterci piu’ grinta e agonismo, fattori che sono mancati a buona parte della squadra. Tutino e Martino tra i pochi a salvarsi. Nel Catanzaro ottimi Pompetti, Brighenti, Scognamillo e Katseris, ma bene tutto il collettivo.