“Tra i diritti, forse quello più importante e che sicuramente può essere uno dei fondamenti per costruire una società basata sulla legalità è ‘il diritto alla speranza'”. Lo ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, nel suo discorso di benvenuto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, presente alla manifestazione nazionale di chiusura del Pon Legalità nell’auditorium dell’istituto ‘Pertini-Santoni’. Voce, partendo dalle parole di Paolo Borsellino – “la gente fa il tifo per noi” – pronunciate all’indomani della strage di Capaci si è chiesto: “la gente fa ancora il tifo per noi?”. “E se così non è – ha aggiunto – cosa dobbiamo fare affinché la gente faccia il tifo per noi, cioè creda nello Stato, nelle sue istituzioni? Ci sono le leggi, è vero. Ma le leggi richiedono un rapporto fiduciario che deve stabilirsi tra chi le promulga, chi le fa applicare e chi le rispetta. Le leggi stabiliscono diritti e doveri. Le leggi debbono assicurare speranza alle persone”. Il primo cittadino di Crotone ha poi lanciato l’allarme sul progetto di autonomia differenziata del governo che rischia di creare disparità tra regioni. “La speranza – ha detto – deve tramutarsi in certezza: la certezza di poter avere una adeguata istruzione, di ricevere una adeguata assistenza sanitaria e sociale, di di ricevere accoglienza, di avere un futuro. Bambini, donne, giovani, anziani che vivono o accedono nel nostro paese debbono guardare alla legge come qualcosa che è pensata e fatta per loro. La legge è uguale perché non crea disparità, non crea divisioni. Il sud paga un ritardo atavico che l’autonomia differenziata non aiuta certo a colmare. Ed è in questa disparità che la criminalità estende i suoi tentacoli”. “Questa è una terra difficile – ha detto ancora il sindaco di Crotone – ma che è fortemente motivata, attraverso la sua gente, a scrollarsi di dosso l’etichetta di ultima della classe. La ndrangheta esiste ma è fortemente presente anche lo Stato. Attraverso le sue derivazioni ma anche attraverso la scuola e, naturalmente, i cittadini. Le tante persone perbene che vivono su questo territorio. E sono la maggioranza”.