CATANZARO. “Esprimiamo forte preoccupazione per lo stato di crisi in cui versano i Consorzi Asi della Calabria e per la polemica scaturita nei confronti dell’applicazione Legge regionale di riordino che mette a rischio il futuro degli stessi enti e quello dei dipendenti per il futuro dei quali si rivolge un appello alle autorità competenti e alla Regione”. È quanto afferma in una nota il segretario generale della calabrese, Antonio Bevacqua. “Ormai risulta difficile reperire le risorse per il pagamento delle competenze – prosegue Bevacqua – come succede già da quattro mesi al Consorzio Asi di Reggio e come potrebbe verosimilmente accadere negli altri Consorzi, senza intravedere possibili soluzioni. La Regione, con propri provvedimenti, riconosce l’importanza dei Consorzi Asi, futuri Corap (legge regionale 24/2013), quali enti indispensabili per lo sviluppo delle attività produttive, così come richiamato nelle varie dichiarazioni fatte in tal senso fin dalla fase di approvazione della stessa legge di riordino. È da evidenziare però che la Legge regionale di riforma nasce in un alveo di ‘spending review’ generale o per meglio dire di ‘tagli linearì, in particolare per gli enti sub-regionali, senza che vi sia stata a monte una riflessione seria su quale politica industriale si vuole portare avanti in Calabria e quali siano ad oggi le possibilità di continuare ad investire in un territorio marginale e carico di problemi quale quello calabrese”. Per il segretario generale della Cisl-Fp calabrese “i termini della situazione attuale non sono più sostenibili per nessuno dei Consorzi Asi esistenti, ma vi è da ribadire che negli anni i singoli enti avevano comunque creato, nonostante innumerevoli problemi e difficoltà, situazioni di eccellenza nel campo degli impianti, delle infrastrutture, delle opere e servizi di ingegneria, che oggi sarebbe un grave peccato non valorizzare adeguatamente a servizio del territorio e della stessa regione. Se da una parte, quindi, oggi la Regione afferma la valenza e necessità del nuovo Ente Corap, è fondamentale che la stessa ne definisca chiaramente le modalità di istituzione, ovvero per l’accorpamento dei cinque Consorzi Asi, come stabilito dalla Legge regionale, senza il pericolo di commettere “errori” a causa di una “impazienza” premonitrice di commissariamenti senza fine”.