Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro per il troncone dell’abbreviato del maxiprocesso Rinascita Scott contro i clan del Vibonese. Regge dunque l’impianto accusatorio messo in piedi dalla Dda di Catanzaro, per l’inchiesta scattata con un blitz la notte del 19 dicembre 2019 con oltre 300 arresti. Le condanne sono 67 (per oltre 600 anni di carcere complessivi), le assoluzioni 7. La principale accusa è quella di associazione mafiosa, ma non mancavano le contestazioni per diversi tentati omicidi, narcotraffico, intestazione fittizia di beni, estorsione, corruzione, danneggiamento, detenzione illegale di armi ed usura. Tutti gli imputati ritenuti responsabili per il reato associativo sono stati condannati anche al risarcimento dei danni nei confronti dei Comuni costituiti parti civili. Le condanne più pesanti – fra i 15 ed i 20 anni di reclusione – per i vertici dei clan Pardea-Camillò e Lo Bianco di Vibo Valentia e per i clan Gasparro-Giofrè di San Gregorio d’Ippona, oltre che per diversi componenti del clan Mancuso di Limbadi. Gli altri 343 imputati si trovano invece in attesa di sentenza in primo grado da parte del Tribunale di Vibo Valentia.