CATANZARO/ L’Ufficio Formazione del personale della Regione Calabria, in collaborazione con l’Associazione culturale Karakorum di Varese, nel Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, ha organizzato il 4 ottobre uno spettacolo teatrale per la prevenzione della corruzione, destinato al personale dipendente.
Una proposta formativa originale per 200 dipendenti dal titolo “Gli errori degli altri” (gestione del rischio corruttivo).
L’evento, nato a Varese (in sinergia con il Comune di Varese), è stato replicato anche a Catanzaro: un momento di riflessione e di dibattito sui temi riguardanti l’etica pubblica. Proprio perché uno spettacolo, è stato scelto un setting idoneo, cioè un teatro. Un “dramma interattivo sulle insidie della buona fede”, per offrire ai dipendenti pubblici non un tradizionale corso di formazione, ma uno spettacolo con modalità di teatro forum.
La regia dello spettacolo è di Stefano Beghi e Marco Di Stefano con Valerio Bongiorno, Alice Pavan e Fabio Zulli.
Ad accogliere la compagnia teatrale il direttore generale del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane Marina Petrolo, il dirigente del Settore Sviluppo delle competenze Sergio Tassone e la responsabile della Prevenzione della corruzione Ersilia Amatruda.
Durante lo spettacolo c’è stata anche la possibilità per gli attori di parlare e intervistare i dipendenti, capire quali sono le pratiche e le difficoltà che vivono nel quotidiano di fronte alla dimensione burocratica e procedurale.
Un’idea nata dall’esigenza di arrivare a tutti i collaboratori dell’amministrazione, a tutti i livelli, per cercare di suscitare attraverso questo spettacolo che nasce dalla disamina di alcune sentenze, una serie di messaggi, input, atteggiamenti che bisogna avere nella attività quotidiana all’interno dell’Ente.
Tutto parte dal costruire un gioco, uno spettacolo da fruire, che spieghi come la corruzione è una questione di scelte, di scelte complesse, di situazioni da interpretare. Un lavoro di scelta, interpretazione, discussione, diventa in teatro un vero gioco, messo in atto con il pubblico. Ogni spettacolo si conclude con una conversazione a commento con il pubblico, e alcune frasi ricevute sono rimaste nell’immaginario di chi ha portato in scena questa realtà.