La Provincia di Cosenza e la Guardia di finanza hanno firmato un protocollo d’intesa per “potenziare il presidio assicurato dal Corpo, impegnato a tutelare la corretta attuazione del Pnrr, e migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr”. Lo rende noto la Guardia di finanza. La firma del documento da parte della presidente Rosaria Succurro e del comandante provinciale delle Fiamme gialle di Cosenza, colonnello Giuseppe Dell’Anna, pone in rilievo un raccordo informativo prevedendo, nello specifico, che la Provincia comunichi alla Guardia di finanza informazioni e notizie circostanziate, ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria, di cui sia venuta a conoscenza, avendo cura di segnalare, anche, elementi su interventi, realizzatori o esecutori che presentino particolari indici di rischio. Si tratta di un’attività di collaborazione che ha lo scopo di rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative finalizzate alla destinazione e all’impiego delle risorse suddette. “L’accordo con la Guardia di finanza -ha detto Succurro- rappresenta un contributo prezioso per il contrasto ad ogni forma di corruzione e di malversazione di denaro pubblico, in un momento in cui la Provincia è chiamata a gestire ingenti finanziamenti ottenuti grazie a progetti qualificati per la trasformazione del territorio. Con il Pnrr gli enti locali attraversano una fase delicata, in cui è importante garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche, che potrebbero fare gola a soggetti e associazioni criminali, potenziando il sistema dei controlli. Il protocollo sottoscritto va dunque a inserirsi in un concreto ed effettivo presidio di legalità che da sempre promuoviamo”. Il protocollo resterà in vigore fino al completamento del Pnrr e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.