“Nell’incontro di martedì convocato dal sindaco di Corigliano-Rossano tra l’Amministrazione comunale, Enel ed organizzazioni sindacali, in continuità con il tavolo del primo febbraio nel quale è stato condiviso il progetto di realizzazione di una centrale di produzione di idrogeno ed a seguito delle varie comunicazioni informali delle settimane scorse, sono emersi davvero pochi aspetti positivi e di condivisione”. Lo riporta una nota sottoscritta dal sindaco e dai rappresentanti sindacali presenti. Alla riunione hanno partecipato il primo cittadino Flavio Stasi, il vicesindaco Maria Salimbeni, per l’amministrazione comunale; Rossella Sirianni, responsabile Affari istituzionali Calabria, Gaetano Evangelisti, responsabile Affari istituzionali territoriali Italia, Augusto Raggi responsabile area territoriale sud, Federica Rofi responsabile filiera gas Italia, Fabio Cataudella responsabile sviluppo e riqualificazione impianti, Vincenzo De Maio responsabile territoriale filiera gas, per l’Enel; Giuseppe Guido, segretario comprensoriale Cgil, Giuseppe Lavia, segretario provinciale Cisl e Luciano Campilongo, coordinatore Uil per le organizzazioni sindacali. “Il primo elemento -è detto nella nota- è stato certamente quello della spiegazione rispetto alla rinuncia del finanziamento di 15 milioni di euro a valere sul Pnrr per la realizzazione a Corigliano-Rossano di una centrale di produzione ad idrogeno, ovvero quella di un cambio di strategia aziendale nella quale gli investimenti sulla tecnologia dell’idrogeno, in particolar modo per Corigliano-Rossano e La Spezia, sono stati giudicati poco redditivi. Confermata quindi la scelta unilaterale di carattere strettamente finanziario, senza nessuna possibile interpretazione. Il tavolo ha sottolineato ad Enel come sia stata una scelta ingiustificabile nel metodo. “Una scelta – riporta la nota – che continuerà ad essere contrastata in tutte le sedi”. E’ stata ribadita la contrarietà ad investimenti parziali e senza ricadute concrete sul territorio, ribadendo come senza un rilancio complessivo del sito, sostenibile e concreto, è necessario procedere celermente allo smantellamento ed alla bonifica del sito per consentire di rigenerare urbanisticamente e paesaggisticamente l’area.