I rappresentanti istituzionali del Parco archeologico di Sibari, di quattordici comuni della Sibaritide (ricadenti nelle aree del Pollino, dell’Alto e del Basso Ionio), di una Arcidiocesi e di una Diocesi, di un Museo d’impresa, di tre Musei privati, di un Parco Nazionale e di un Ente gestore di due Riserve ambientali, si sono dati appuntamento mercoledì al Parco archeologico di Sibari per formalizzare l’adesione all’accordo che porterà alla nascita della Rete dei Musei della Sibaritide.
Nello specifico, oltre al direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma, erano presenti i sindaci o i delegati dei comuni di Altomonte, Amendolara, Cariati, Cassano All’ionio, Castrovillari, Civita, Corigliano-Rossano, Frascineto, Lungro, Paludi, Saracena, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari e Trebisacce; dei Musei afferenti dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e alla Diocesi di Cassano All’Ionio; i referenti dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, delle Riserve del Lago di Tarsia e del Fiume Crati, del Museo d’impresa Amarelli, e dei Musei privati Il Nibbio di Morano, del Museo Etnico Arbëresh “Placco” di Civita e del Museo dell’Arte olearia e Cultura contadina “Noia” di Trebisacce.
Nel salutare i presenti, il direttore Filippo Demma- incaricato della direzione del Parco di Sibari per conto del Ministero della Cultura guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – ha ribadito come «con le firme di oggi si da seguito a quell’obiettivo comune che ci eravamo posti quando qualche mese fa ci siamo incontrati e si era deciso di costruire insieme, su input del Parco archeologico di Sibari, un accordo di valorizzazione integrato che gettasse le basi per una stretta e proficua collaborazione tra enti pubblici e privati all’insegna della cultura. È chiara – ha sottolineato Demma – la volontà di fare finalmente sistema. Ora si passa ad una seconda fase, più operativa, dove lavoreremo per creare una rete unica di operatori culturali. Ringrazio tutti i presenti, dai sindaci ai direttori dei musei passando per i referenti dei vescovi e degli altri Enti coinvolti nell’accordo di valorizzazione – ha chiuso il suo intervento – per essere qui dimostrando, ancora una volta, la convinta partecipazione a questo progetto che ha come unico scopo quello di valorizzare la bellezza che ci circonda».