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Il PDTA del tumore al polmone: la certificazione come primo successo della nuova Azienda Ospedaliera Universitaria di Catanzaro

Il PDTA del tumore al polmone: la certificazione come primo successo della nuova Azienda Ospedaliera Universitaria di Catanzaro

Catanzaro si conferma uno dei punti di riferimento della Regione Calabria per la diagnosi e il trattamento del tumore del polmone. Dopo l’istituzione della ROCAL (Rete Oncologica Calabrese), l’obiettivo di offrire servizi oncologici di diagnosi e cura viene perseguito dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco” anche con l’applicazione delle indicazioni regionali sui PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale), il centro ha infatti definito la versione applicativa aziendale e ha ottenuto la prima certificazione del PDTA del tumore al polmone, in conformità alla ISO 9001:2015, nella regione calabrese.

Questo primo e importante risultato è stato raggiunto grazie al lavoro in team di oltre 10 unità ospedaliere dislocati in differenti presidi ospedalieri all’interno della città.

Il progetto nasce dalla volontà della struttura ospedaliera di una validazione oggettiva da un ente di terza parte attraverso la Certificazione internazionale ISO 9001:2015, unica norma riconosciuta per la partecipazione alle call e ai bandi di ricerca internazionali, svolta da CSQA, grazie al contributo operativo di OPT e al contributo non condizionante di Roche.

Alcuni numeri del progetto

Il progetto di certificazione ha coinvolto oltre 25 clinici delle varie strutture ospedaliere garantendo al percorso:

18 gli accessi ambulatoriali settimanali dedicati in Oncologia medica;
10 valutazioni broncologiche a settimana;
20 casi discussi ogni mese da un team multidisciplinare;
1 servizio di accesso preferenziale per l’invio dei pazienti da MMG.

Inoltre, le qualità delle prestazioni sono confermate dagli elevati volumi di attività sul PDTA in oggetto di seguito riportati:

oltre 300 visite ambulatoriale in oncologia;
62 prestazioni radioterapiche;
85 interventi di chirurgia toracica;
oltre 500 broncoscopie anno.

Per garantire l’appropriatezza del percorso, un team multidisciplinare avrà lo scopo di garantire il miglior iter di diagnosi e cura del paziente, che entro 7 giorni dalla diagnosi sarà discusso all’interno dell’unità di valutazione multidisciplinare. D’altro canto, il vantaggio è anche per la stessa organizzazione sanitaria, che vedrà così semplificato e ottimizzato il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale.

Un progetto destinato a crescere

Tutto ciò consentirà certamente una migliore appropriatezza diagnostico-terapeutica e dunque una riduzione degli sprechi, permessa tra l’altro anche da un sistema di reportistica aziendale. Non per ultimo, con il CAO si realizza finalmente una reale cooperazione tra territorio e strutture ospedaliere, che potrebbe essere paradigmatica per future evoluzioni.

«Il progetto nasce nel contesto delle neoplasie polmonari in quanto si tratta di un’area clinica con elevate richieste», dichiara il dr. Vito Barbieri, Direttore S.O.C. Oncologia Medica presso P.O De Lellis di Catanzaro e Coordinatore del progetto. «Ma nulla vieta che in futuro possa essere esteso ad altre malattie oncologiche. Il nostro auspicio, è che questo modello possa essere utile anche nella gestione di molte altre patologie croniche».

“Il progetto denota un forte attenzione ai bisogni dei cittadini e una piena consapevolezza che il processo di cura passa attraverso tanti servizi e unità operative. Questo approccio segue quelli che sono gli orientamenti regionali, nazionali e internazionali, dando una risposta organizzativa e oggettiva” dichiara il Dr. Massimo Dutto, Responsabile Life Sciences di CSQA. “La scelta di adottare come standard la ISO 9001, garantisce la confrontabilità del modello e dei risultati a livello internazionale”

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