CROTONE. “Prelevare un campione di acqua marina per verificarne la qualità in piena zona SIN (Sito di interesse Nazionale), dove la balneazione è vietata costantemente, nei pressi dell’ex zona industriale, è come mettere le dita bagnate nella presa della corrente: il risultato è scontato. Apprezziamo il lavoro che compie Goletta Verde, gli obiettivi del monitoraggio ed anche le dichiarazioni che accompagnano la loro attività, nelle quali si precisa che non si intende sostituirsi ai dati ufficiali. Tuttavia proprio per la popolarità e l’ampio credito che assume la meritoria attività è giusto segnalare che le criticità della foce dell’Esaro sono note da tempo”. Lo afferma Michele Marseglia, assessore all’Ambiente del Comune di Crotone, secondo cui “prelevare un campione di acqua marina per verificarne la qualità in piena zona SIN (Sito di interesse Nazionale), dove la balneazione è vietata costantemente, nei pressi dell’ex zona industriale, è come mettere le dita bagnate nella presa della corrente: il risultato è scontato. Apprezziamo il lavoro che compie Goletta Verde, gli obiettivi del monitoraggio ed anche le dichiarazioni che accompagnano la loro attività, nelle quali si precisa che non si intende sostituirsi ai dati ufficiali”. “Tuttavia – dice – proprio per la popolarità ed l’ampio credito che assume la meritoria attività è giusto segnalare che le criticità della foce dell’Esaro sono note da tempo. Si tratta di zona circoscritta, dove la balneabilità è vietata, che non incide sulla qualità complessiva delle acque della costa crotonese. Lo stesso monitoraggio effettuato da Goletta Verde, nei pressi di un altro punto, Magna Grecia, – evidenzia – ha dato esito favorevole. Nella fotografia che periodicamente Goletta Verde scatta, è giusto soprattutto evidenziare che, in generale, la qualità del mare crotonese è buona e che non ci sono problemi relativi alla balneazione. Nella tutela delle mare, rientra nei nostri compiti, anche la difesa dell’immagine delle nostre acque. Ci sarebbe piaciuto – conclude – che Goletta Verde, nella sua autonomia naturalmente, avesse fatto prelievi anche in altre zone così, come hanno dimostrato le analisi Arpacal, anche i loro dati si sarebbero incrociati con la positività che stiamo registrando in questi mesi e che ci consente di poter dire che il nostro mare è pulito e non ci sono problemi con la balneazione”.
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