Il gruppo del Pd nel Consiglio regionale della Calabria ha presentato la proposta di legge di riforma dei Consorzi di bonifica, in una conferenza stampa nella sede del partito a Lamezia Terme. Il testo, depositato nelle scorse settimane nella segreteria del Consiglio regionale, prevede la modifica della vigente normativa, risalente al 2003, la soppressione e la messa in liquidazione degli attuali undici Consorzi di bonifica passando a un disegno di delimitazione di nuovi consorzi comprensoriali, partendo dai bacini idrografici e da un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sociali e datoriali maggiormente rappresentative del settore.
La proposta di legge del Pd si differenzia da quella al momento allo studio della maggioranza regionale di centrodestra perché quest’ultima prevede la creazione di un unico Consorzio di bonifica a livello regionale con 11 distretti territoriali.
Sul tema oggi il gruppo del Pd alla Regione Calabria si è anche confrontato con l’Anbi e con le organizzazioni professionali agricole. Siamo determinati – ha spiegato il capogruppo regionale del Pd Domenico Bevacqua – nel sostenere una visione che porti a una modifica dell’attuale legge, che riduca i Consorzi di bonifica, che apra una riflessione vera con i territori e il mondo agricolo e creai una mobilitazione tale da poter arrivare a una sintesi la più unitaria possibile. Per questo la nostra proposta, finora ignorata dal governo regionale, non è da “prendere o lasciare” ma è una proposta aperta, che dia inizio a un dibattito serio e costruttivo finalizzato a una sintesi davvero condivisa da tutti i soggetti interessati, a partire dal governo regionale, con il quale siamo pronti al dialogo e al confronto, considerando l’importanza e il traino che assicurano il mondo agricolo sotto tutti i punti di visita, quello economico e anche quello della lotta al dissesto idrogeologico.
“L’auspicio – ha rimarcato Bevacqua – è che questa proposta aiuti a trovare una soluzione all’attuale crisi strutturale dei Consorzi di bonifica, una soluzione che non si può più rinviare per evitare l’ingovernabilità sui territori, scongiurando anche negative ricadute occupazionali”.
Per il gruppo regionale del Pd “a realizzazione di un Consorzio unico non convince, perché va a mettere in atto un processo di centralizzazione che non ha motivo di esistere anche in considerazione dell’estensione del territorio in gestione ai Consorzi e alle diversità dei comprensori da gestire. Siamo convinti che la concertazione e la condivisione – hanno poi osservato i consiglieri regionali dem – debbano essere al centro di riforme che non possono avere colore politico in quanto fondamentali per lo sviluppo della Calabria e per la stessa vita dei cittadini che rappresentiamo. Per questo continueremo ad opporci al metodo fin qui utilizzato dal governo Occhiuto che procede a colpi di maggioranza e senza nessuna interlocuzione con i rappresentanti interessati dalle leggi cui si mette mano”.