“Esprimo la solidarietà del Consiglio regionale della Calabria alle comunità dell’Emilia Romagna e delle Marche in sofferenza per i danni causati dalla drammatica alluvione. E, anche a nome della Calabria che noi rappresentiamo, rivolgo le più sincere condoglianze alle famiglie delle 14 persone che hanno perso la vita”. Lo ha detto il presidente dell’assemblea Filippo Mancuso durante la seduta del Consiglio regionale in corso a Reggio Calabria invitando “ad osservare per i morti di eventi climatici cosi disastrosi e per l’avvocato Giovanni Pellicanò, tragicamente coinvolto nel crollo di un albero a Reggio Calabria per la furia del maltempo, un minuto di silenzio”. “La Calabria conosce, purtroppo per esperienza diretta – ha aggiunto Mancuso – gli effetti di frane, smottamenti e allagamenti che in poche ore cancellano ingenti investimenti pubblici e privati e interi progetti di vita. Ma è proprio in circostanze cosi drammatiche che le Istituzioni di ogni livello, sono chiamate a mettere in campo azioni efficaci e investimenti massicci. Sia per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale, che stanno sconvolgendo gli equilibri naturali dando vita a fenomeni estremi come la siccità e l’alluvione, sia per fronteggiare le problematiche della vulnerabilità del territorio nazionale, dell’incuria e spesso dell’abuso delle risorse ambientali”.
“La comunità scientifica, ormai da tempo – sottolinea il presidente del Consiglio regionale calabrese – denuncia la recrudescenza dei cambiamenti climatici, per cui è auspicabile che all’ennesima tragedia che sottolinea la pericolosità del dissesto idrogeologico in tutta la Penisola, ricordo che il 93.9 per cento dei Comuni italiani sono a rischio frane, inondazioni ed erosione costiera, non subentri l’indifferenza e quasi la rimozione delle criticità.” Per Mancuso “è il momento di mettere in atto con determinazione le politiche della prevenzione e del contrasto al dissesto idrogeologico, della pianificazione ambientale che tenga conto della fragile morfologia del territorio, insieme ad una nuova etica dell’ambiente e ad una cultura del territorio ispirata alla tutela, rispetto e mitigazione degli impatti ambientali. Tutto ciò, per attivare tempestivamente provvedimenti mirati a mettere al riparo la vita delle persone e l’economia complessiva delle comunità”.