Il ponte sullo Stretto “non è un priorità in questo momento. In questa fase è necessario dare una risposta alla mobilità delle persone, rafforzando la viabilità stradale e ferroviaria, e allo sviluppo industriale”. Così la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, al termine dell’incontro tra i sindacati e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, al Mit. Fracassi ha rimarcato inoltre come il sindacato non condivida la modifica al Codice degli appalti, “che consente gli appalti a cascata” “Ci chiediamo perché lo stesso impulso che il governo sta mettendo per velocizzare la realizzazione del Ponte sullo Stretto non venga riversato anche su altrettanti filoni strategici e opere della Calabria”, afferma dal canto suo, in una nota, il segretario generale della Fillea Cgil Calabria Simone Celebre. “Non abbiamo alcun tipo di pregiudizio sull’opera – aggiunge Celebre – ma riteniamo che ci siano emergenze sulle quali intervenire prima del Ponte. Ci sono infrastrutture di grande rilievo strategico già programmate (ferroviarie, stradali, autostradali e sistemi urbani) e grandi opere commissariate che non possono continuare a passare in secondo piano. Si tratta di opere per le quali serve uno slancio politico che fino ad ora non abbiamo visto. Ci sono cantieri mai terminati e altri che attendono da tempo di partire, strade colabrodo, viadotti che cadono e lasciano aree interne isolate e treni vetusti. Ciò che per altre regioni è ordinario, per la Calabria sembra dovere per forza essere una chimera.