La Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha festeggiato martedì 18 aprile il suo secondo compleanno nella settimana dell’Earth Day e, durante il convegno che si è tenuto presso l’Università Sapienza di Roma, ha presentato il DiSI City, il nuovo indice sviluppato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici San Pio V che mette a fuoco il rapporto fra digitale e sostenibilità nei cittadini delle 14 città metropolitane italiane. Suddividendoli in quattro cluster, il DiSI City analizza il livello di consapevolezza, di competenza e di azione delle persone rispetto ai diversi ambiti di ricerca: predisposizione verso la tecnologia, predisposizione verso la sostenibilità, relazioni tra tecnologia e sostenibilità in generale, relazioni tra tecnologia e sostenibilità in merito a convinzioni e comportamenti specifici relativi a specifici verticali tematici. Prima Bologna, seguita da Roma Capitale. Reggio Calabria fanalino di coda. La classifica generale che emerge dal DiSI City nelle sue prime posizioni premia quelle città metropolitane nelle quali la consapevolezza dell’uso sostenibile delle tecnologie utilizzate, è maggiormente diffusa sul totale della popolazione: in particolare Bologna, Roma Capitale, Venezia. Guardando ai dati più significativi delle città metropolitane in testa e in fondo alla classifica, emergono dati interessanti: Bologna: con una popolazione di oltre 1 milione di abitanti, Bologna è risultata al primo posto fra le città metropolitane più sostenibili. I bolognesi sono in generale fortemente digitalizzati (95%) e molto attenti alla sostenibilità (52%). Non solo fanno largo uso di infrastrutture e servizi digitali, ma selezionano i tipi di servizi disponibili sulla base della loro sostenibilità ambientale, economica oppure sociale. A riprova di ciò, dal DiSI City emerge che i bolognesi mettono infatti al primo posto l’ambiente, al secondo posto il benessere delle persone e al terzo posto il modello economico di sviluppo. Reggio Calabria: con una popolazione di circa mezzo milione di abitanti, l’area metropolitana di Reggio Calabria è risultata essere ultima in classifica generale ma più attenta alla sostenibilità (48%) che al digitale (40%). Questo dato è in linea con quanto indicato sopra in relazione alla mancanza di infrastrutture e servizi digitali che, se ci fossero, porrebbero Reggio Calabria fra le prime città italiane per sensibilità verso la sostenibilità digitale. Come per Bologna, a Reggio Calabria sono le donne di tutte le età e con un alto titolo di studio a dichiararsi più sensibili ai temi dell’ambiente, del benessere delle persone e del modello economico di sviluppo, gli stessi temi (e nello stesso ordine) in cima alle sensibilità degli abitanti di tutte le città metropolitane del nostro Paese.