CATANZARO. “Conoscevo personalmente Giovanni Falcone, sono sicuro che sarebbe stato contento di essere ricordato in questo modo”. Così il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta ha sottolineato la scopertura in piazza Matteotti del pannello commemorativo delle stragi di Capaci e via D’Amelio, opera del prof. Franco Zagari e facente parte del progetto di riqualificazione dello spazio urbano. Con una cerimonia il più possibile sobria, il sindaco Sergio Abramo ha proceduto a svelare il pannello ricoperto da una bandiera tricolore. Ad affiancare il primo cittadino vi erano i presidenti del Tribunale, Domenico Ielasi, e della Corte d’Appello, Domenico Introcaso, il procuratore generale Raffaele Mazzotta, il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, l’avvocato distrettuale dello Stato Giampiero Scaramuzzino e i rappresentanti dei due sindacati autonomi della polizia di Stato, Giuseppe Brugnano (Coisp) e Sergio Riga (Sap). “Ho voluto che quella di oggi fosse una celebrazione semplice – ha detto Abramo – perché per esprimere il valore di una dedica ai giudici Falcone e Borsellino non v’è bisogno di tanti commenti, né di cerimonie particolarmente elaborate. Ogni città d’Italia dovrebbe avere, a mio avviso, uno spazio che ricordi la memoria di uomini che morirono per difendere i propri ideali. E diversi sono, in realtà, i posti a loro dedicati. Da oggi una piazza in più avrà una targa che ricorda il loro sacrificio e le loro eroiche vite”. “La speranza – ha proseguito il sindaco – è che la mafia venga un giorno sconfitta definitivamente. Ma uno degli obiettivi che ci poniamo oggi con la scopertura di questa targa è che le nuove generazioni siano curiose di conoscere chi erano questi due eroi, finendo per scoprire che erano persone che hanno dedicato la loro vita alla sconfitta della mafia consapevoli dei rischi a cui andavano incontro. Gli scritti su Falcone e Borsellino si affollano, sono numerose le testimonianze di quello che fecero e tante le ricostruzioni della loro vita e della loro tragica morte. Se anche un solo giovane catanzarese sarà incuriosito da questi nomi affissi sulla targa di piazza Matteotti e vorrà saperne di più su cosa sia la mafia e su quanto sia importante debellarla, allora vorrà dire che la nostra è stata una buona idea, che questa targa ha un senso e che mille altre ne dovrebbero nascere”. Tutti concordi, i presenti, sulla scelta di una cerimonia “semplice e senza fronzoli” così come l’ha definita il presidente del Tribunale Domenico Ielasi. “Ringraziamo l’Amministrazione comunale per la bella idea – ha commentato Introcaso -. Questo pannello deve essere un messaggio per i giovani affinché possa da loro partire un grido unanime contro la mafia”. Il segretario regionale del Coisp, Giuseppe Brugnano, ha voluto ringraziare il sindaco Sergio Abramo per la sua “sincera vicinanza alle forze di polizia”. L’opera sul retro riporta i nomi degli agenti della scorta deceduti durante le stragi del 23 maggio e del 19 luglio 1992 (Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina). Era anche presente la prof. Lucia Pilò, promotrice dell’intitolazione a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino della via antistante il tribunale di Catanzaro.