“In queste ore sta giustamente avendo grande risalto mediatico nella nostra regione la notizia secondo la quale un infermiere dell’ospedale ‘Annunziata’ di Cosenza si sarebbe rivolto in modo minaccioso nei confronti di una bimba di 4 anni che aspettava di fare un prelievo del sangue. La piccola era annoiata, questa la ricostruzione della madre, e dopo una sua legittima domanda sui tempi di attesa sarebbe stata aggredita verbalmente dall’operatore sanitario: ‘se non la smetti vuoi vedere che ti spacco la faccia?”. A segnalare l’episodio è il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Il fatto risalirebbe al 4 aprile scorso. “Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar – aggiunge Occhiuto – ha immediatamente avviato un’indagine interna. Se la vicenda fosse confermata dagli accertamenti in corso mi aspetto una sanzione esemplare per l’infermiere protagonista di questo episodio, fino al licenziamento. La nostra sanità ha gravi problemi e fa quotidianamente i conti con carenze strutturali che stiamo faticosamente cercando di superare. Ma la buona educazione, lo spirito di servizio, la gentilezza e anche qualche sorriso nei confronti dei pazienti non costano nulla e dovrebbero essere la prassi, sempre e comunque”. “Sono d’accordo con il presidente Roberto Occhiuto, se l’infermiere ha detto alla bambina di volergli spaccare la faccia e ciò dovesse essere accertato, non rimane che il licenziamento”. E’ quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione, in relazione alla vicenda che avrebbe visto protagonista una piccolina di 4 anni in attesa di un prelievo di sangue nell’Ospedale Annunziata di Cosenza.