La solenne liturgia è proseguita con la benedizione degli oli santi, offerti dalle parrocchie “Santa Maria Assunta” in Zagarise e “Santa Maria della Roccella”. Per il Santo Crisma, preparato con gli aromi adeguati e il bergamotto offerto dalla diocesi di Locri, è stato utilizzato anche l’olio del “Giardino della Memoria” di Capaci, simbolo di tutti gli uomini e le donne che hanno lottato contro la mafia pagando il caro prezzo della vita, a testimonianza che dal dolore nasce amore. Il rito della benedizione degli oli sottolinea il mistero della chiesa come sacramento globale di Cristo, che santifica ogni realtà e situazione di vita, come ha specificato Maniago: “La benedizione dei tre oli ci richiama alcuni tratti irrinunciabili di questo ministero di “unzione” che ci è stato affidato a vantaggio di tutti. L’olio per gli infermi ci ricorda che siamo chiamati a portare conforto a quanti sono malati nel corpo, nell’anima e nello spirito, perché siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore. L’olio dei catecumeni ci chiede di essere vicini a ogni uomo che cerca la verità perché conosca più profondamente il Vangelo di Cristo, comprenda la bellezza della vita cristiana e la gioia di rinascere e vivere nella tua Chiesa. L’olio santo del Crisma ci richiama a far si che come discepoli di Cristo, ci impegniamo a spandere il profumo di una vita santa, collaborando al suo disegno di salvezza per tutti, consapevoli della grande dignità che ci è stata donata nel battesimo”. All’inizio della messa del Giovedì Santo “nella Cena del Signore” che si celebra nelle parrocchie, gli oli saranno presentati e accolti in ogni singola comunità come segni della salvezza pasquale e di unità e comunione con il vescovo e tra di loro.