L’Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo. Approvata anche una parte della risoluzione del Terzo Polo, su cui sono arrivati anche i voti della maggioranza considerato il parere favorevole del governo. Respinti, invece, tutti gli altri testi presentati dalle opposizioni. Il testo verrà trasmesso dalla Camera al Parlamento europeo ed alla Commissione europea. “Risponderò prevalentemente alle cose che non condivido – ha detto Meloni nell’Aula della Camera durante il dibattito ma sono molte le questioni che non condivido: dico di più, ho sentito una grande quantità di cose false e la considero una buona notizia” perché “quando c’è bisogno di dire cose che non sono vere evidentemente non si ha molto da dire su quello che vero è. Partiamo dal tema dell’immigrazione, il tema principalmente attenzionato. In ben due interventi dell’opposizione si dice che io ho detto che Cutro è una disgrazia e invece è una tragedia. Avviare una polemica su una cosa che ho ampiamente chiarito è francamente bizzarra”. La premier ha ricordato che nel suo discorso di martedì in Senato ha usato sia il termine “disgrazia” sia “tragedia”, parlando del naufragio di migranti. “Dal 2013 al 2023 secondo i dati Unhcr -ha ricordato poi Meloni- nel Mediterraneo sono morte complessivamente 25.692 persone: sappiamo che il rischio che qualcosa vada storto è insito nelle partenze in sé e infatti è accaduto con tutti i governi. Sono andata a guardare quale era la percentuale di quanti non si è riusciti a salvare rispetto alle partenze e i dati di questo governo sono i più bassi. Noi siamo quelli che in rapporto agli sbarchi sono riusciti potenzialmente a salvare più persone. I dati smontano una certa propaganda. Raccontare al cospetto del mondo, di fronte a questo enorme sforzo, che invece lasciamo bambini morire nel Mediterraneo è una calunnia non solo nei confronti del governo ma nei confronti dello Stato italiano, degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine, del nostro intero sistema”, ha detto ancora Meloni.