COSENZA. I carabinieri di Rende sono intervenuti, la notte scorsa, in contrada Sant’Agostino di Rende, in via Modigliani, per l’esplosione di un ordigno artigianale, che ha distrutto la porta-finestra di una villa in costruzione, appartenente ad un costruttore cinquantenne di San Lucido, amministratore unico di una ditta di acquappesa. Sul posto i militari hanno trovato copiose tracce di sangue, ritenute appartenere all’autore del gesto. E infatti una persona con alcune ferite compatibili con l’esplosione si era recata, intanto, nel pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza. I militari hanno identificato il ferito, Pietro De Rose, 29 anni, di Aprigliano, già noto alle forze dell’ordine, e il suo accompagnatore, Francesco Citro, cosentino di 46 anni, anche lui già noto alle forze dell’ordine e già denunciato per detenzione di materiale esplodente nel 1995. I due sono stati arrestati. De Rose è stato sottoposto ad intervento chirurgico ed è adesso ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Cosenza in prognosi riservata. I carabinieri hanno trovato, presso l’abitazione della fidanzata di Citro, a Castrolibero, gli abiti di De Rose, lacerati dall’esplosione ed intrisi di sangue. Sul luogo dello scoppio sono intervenuti anche gli artificieri del Comando provinciale di Cosenza, che hanno stabilito che l’ordigno era stato presumibilmente realizzato con una latta in alluminio caricata con esplosivo, bulloni e materiale ferroso. Sequestrata l’auto utilizzata dai due, una Fiat Punto appartenente al padre di De Rose. De Rose è in custodia presso l’ospedale, Citro è stato posto ai domiciliari. (