Quello che il presidente Giorgia Meloni ha presieduto ieri a Cutro è stato il terzo Consiglio dei ministri riunito in Calabria nella storia. Ci sono, infatti, due precedenti che risalgono al 2010 e al 2019. Nel primo caso, il governo guidato da Silvio Berlusconi si riunì a Reggio Calabria. Era il 28 gennaio. In prefettura fu approvato un piano straordinario contro le mafie, illustrato in una conferenza stampa dal premier con gli allora ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Angelino Alfano. L’esecutivo, in particolare, decise la localizzazione dell’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata a Reggio Calabria e l’introduzione della parola ‘ndrangheta nel codice penale, che fino ad allora riconosceva come organizzazioni criminali solo la mafia e la camorra. In quel governo l’attuale premier Giorgia Meloni era ministro per le Politiche giovanili. Il governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte arrivò in Calabria, sempre a Reggio, il 18 aprile del 2019. Al centro dei lavori fu messa la sanità calabrese. Su iniziativa dell’allora ministro della Salute, Giulia Grillo (M5S), fu varato il “Decreto Calabria”, per affrontare l’emergenza sanitaria nella regione, già allora commissariata.