CROTONE. “Dovremo interrogarci sulla opportunità e sulla sostenibilità del modello delle grandi strutture che arrivano a ospitare molte centinaia di persone”. Lo ha detto Paolo Beni componente della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti. “Una cosa – ha detto Beni – è certa: una massiccia concentrazione di persone è maggiormente portatrice di problematiche dal punto di vista anche dell’impatto sociale sul territorio e, sicuramente, ha come corollario una movimentazione economica relativa alla gestione ingente e quindi un’esigenza ancora più forte di attivare tutti i meccanismi di verifica, di controllo, di trasparenza nella gestione”. Beni ha poi definito la situazione alla stazione ferroviaria di Crotone “insostenibile dal punto di vista delle condizioni in cui vivono queste persone anche se per periodi molto brevi dal punto di vista di mantenere la dignità umana. Un intervento immediato, per quel che si può fare dal punto di vista di livello minimo essenziale di servizi tali da garantire una condizione più dignitosa, va fatto e mi appello alle istituzioni locali perché questo lo si possa fare al di là del fatto che c’è un problema sullo sfondo: l’assurdità di alcuni meccanismi che costringono a bizzarri viaggi di ritorno a Crotone da parte di migranti che c’erano già passati e avevano ottenuto le misure di protezione”. Beni ha poi ringraziato il volontariato per l’attività di supporto a favore dei migranti.