Catanzaro, inaugurato da Piantedosi il nuovo Centro operativo della Dia
“Un segno importantissimo, di grande considerazione per la Dia e Catanzaro”. Con queste parole il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ieri mattina ha inaugurato la nuova sede del Centro operativo Dia di Catanzaro, allestita in un immobile confiscato alla m’ndrangheta: all’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, anche il capo della Polizia, Lamberto Giannini, e il direttore della Dia, Maurizio Vallone. “Eleviamo il livello di questo centro: ci sarà sicuramente – ha aggiunto il ministro Piantedosi – una implementazione degli organici, confidiamo molto sulla capacità di applicare sempre più la professionalità della Dia sui territori. Catanzaro non è un piccolo centro, è un capoluogo di regione, è un centro molto importante per noi dal punto di vista della sicurezza, e sicuramente sarà destinataria degli investimenti migliori”. L’evento di Catanzaro si è svolto in videocollegamento con i Centri operativi della Dia di Bologna e Brescia, che sono stati contemporaneamente inaugurati. Dal canto suo il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha precisato che “è stata avvertita l’esigenza forte di cercare di rafforzare ancora i presìdi di lotta contro la criminalità organizzata. Una criminalità organizzata – ha proseguito Giannini – che non ha i confini geografici a cui siamo abituati, ma lo Stato è presente e mette in campo professionalità importanti e fa investimenti importanti per questa lotta. Ultima cosa che mi piace sottolineare – ha aggiunto il capo della Polizia – è che siamo qui in un bene confiscato, e quinci un alto valore simbolico che testimonia la presenza dello Stato e la cooperazione tra le istituzioni”. Il direttore della Direzione investigativa antimafia, Maurizio Vallone, ha tenuto a precisare che si tratta di un “segnale importantissimo perché dove prima c’era la mafia, c’era riciclaggio, oggi invece c’è la Dia e c’è lo Stato e quindi una ulteriore presenza in questo territorio”. “Ancora più importante – ha proseguito Vallone – è il fatto che da sezione questo ufficio viene passato a Centro operativo, e questo vuole dire che viene elevato di livello dirigenziale, avrà più uomini e più mezzi e più possibilità di combattere la criminalità organizzata in un territorio vasto e complesso qual è quello del Catanzarese, del Vibonese e del Crotonese. L’impegno della Dia qui da sempre è notevolissimo, e adesso lo sarà ancora di più: l’inaugurazione e l’elevazione del Centro operativo è un segnale di grande attenzione dell’intero Dipartimento e della direzione della Dia per questo territorio che – ha concluso Vallone – ha necessità di una fortissima presenza per contrastare una criminalità organizzata particolarmente aggressiva e che richiede grande professionalità per contrastarla”.