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L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro punta molto sull’internazionalizzazione della formazione e accoglie i dottorandi dell’Università algerina di Constantine

L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro punta molto sull’internazionalizzazione della formazione e accoglie i dottorandi dell’Università algerina di Constantine

CATANZARO/ La Calabria rafforza la sua presenza al centro del Mediterraneo grazie all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. L’Istituto di Alta Formazione, infatti, grazie al lavoro della docente Aba Simona Gavioli è parte della rete di internazionalizzazione del Programma Erasmus+ attraverso il quale molti tra docenti e studenti viaggiano da e per la Calabria grazie ai rapporti instaurati con Spagna, Portogallo, Francia, Romania, Turchia, Belgio, Repubblica Ceca, Polonia e Lituania.
Per il mese di febbraio, grazie ai nuovi accordi sottoscritti con l’Algeria per il tramite del console italiano ad Algeri, Omar Apolloni, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro accoglie quattro dottorandi dell’Università di Constantine III: Moufida Boukazoula, Assala Velsem Bouameur, Djalel Baghzou, Farah Ilyas, dottorandi della Facoltà di Storia ed Economia dell’Arte, incroceranno le attività di ricerca in Accademia con quelle nella biblioteca comunale “De Nobili” con quelle negli Archivi e nei musei cittadini.
«Credo fortemente che l’internazionalizzazione sia un principio fondamentale nel concetto di formazione. Ecco perché, sin dal mio insediamento alla direzione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, ho cercato, con il prezioso supporto dei docenti, di costruire le condizioni perché l’Istituzione si aprisse sempre più al contesto euromediterraneo che la circonda. Oggi che i primi frutti di questo percorso cominciano ad arrivare, sono orgoglioso del lavoro fatto. Vogliamo fare sempre meglio in questa direzione per far sì che si rafforzi il ruolo dell’Accademia quale presidio di cultura e apertura alla comunità internazionale», ha detto Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia.
L’azione di supporto a politiche di internazionalizzazione della formazione si traduce, com’è facile intuire, anche in una ricaduta positiva per l’immagine della città che così, per il tramite degli scambi da e per l’estero, costruisce una propria posizione di rilievo nel panorama artistico e formativo internazionale. Tale affermazione è moneta spendibile accendere i riflettori sull’importante patrimonio ambientale, artistico e culturale catanzarese la cui valorizzazione diventa fondamentale per lo sviluppo di strategie locali per il turismo culturale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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