Sono stati assegnati venerdì 20 gennaio, a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio, i premi ai vincitori della quarta edizione del Concorso nazionale intitolato al giudice Antonino Scopelliti e rivolto agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori di tutto il territorio nazionale. L’evento si è svolto nel giorno che coincide con la data di nascita del magistrato ucciso a Campo Calabro il 9 agosto 1991. Il concorso è stato promosso dalla Fondazione Antonino Scopelliti, congiuntamente ad Anp (associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), con il patrocinio della Città Metropolitana. “La Fondazione – è detto in una nota – ha inteso coinvolgere gli studenti delle quinte classi della scuola primaria, le terze della scuola secondaria di primo grado e il biennio della scuola secondaria di secondo grado. La traccia scelta per questa edizione ha preso spunto dal 50mo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Oltre al premio, gli elaborati vincitori avranno la possibilità di far parte della collana Q-ART, Quaderni della bellezza, realizzata in collaborazione con l’artista Antonio Federico Art. Il premio per la sezione letteraria è andato a Benedetta Fazzino del Liceo scientifico Alessandro Volta di Reggio. Per la sezione social network premiata Miriam Monteleone del liceo Zaleuco di Locri e per la sezione artistica Asia Russo del liceo di Arconate (Milano). Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione Antonino Scopelliti, Maria Cantone, direttore della Fondazione, il presidente nazionale di Anp, Antonello Giannelli e i sindaci facenti funzione di Reggio Calabria e Città metropolitana, Paolo Brunetti e Carmelo Versace. “Il ruolo della Fondazione Antonino Scopelliti – ha detto Versace – attraverso la sua incessante attività, ci permette di mantenere vivo il ricordo e l’esempio di un grande uomo”. Per Brunetti “la nostra generazione è cresciuta vedendo i morti ammazzati lungo le strade. Quel periodo ha profondamente segnato la nostra adolescenza e, nel momento cruciale della vita di ognuno di noi”. “Crediamo molto in questa iniziativa – ha sostenuto Giannelli – ormai sono tanti anni che partecipiamo. Ritengo che la legalità si costruisca ogni giorno, andando a scuola e quindi la scuola non è soltanto un luogo dove si vanno a studiare, ad apprendere delle nozioni astratte, ma soprattutto si impara a diventare cittadini, a crescere insieme agli altri e si imparano quelli che sono i canoni fondamentali della convivenza civile”. “La bellezza, citando Peppino Impastato, è quella – ha detto Rosanna Scopelliti – intesa come strumento contro le mafie, ma anche soprattutto come legame con i territori, non solo quello calabrese ma nazionale. Anche quest’anno, infatti, hanno partecipato ragazzi da tutt’Italia, grazie al sostegno di Anp e del ministero dell’Istruzione. E’ un concorso – ha aggiunto – che ha coinvolto tantissimi ragazzi, nell’idea della cura del proprio territorio, per ritrovare la propria identità, per ritrovare la bellezza del nostro Paese partendo, in questo caso dalla bellezza dei bronzi di Riace che festeggiavano il loro 50mo anno dal ritrovamento”.