“Il ministro Calderoli mi aveva chiesto di venire in Calabria il 7 gennaio, gli ho chiesto di anticipare al 2 gennaio perché mi piaceva l’idea che il ministro iniziasse a lavorare nel 2023 partendo dalla Calabria”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Giunta a Catanzaro con il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, sul tema dell’autonomia differenziata. “Al ministro Calderoli – ha ricordato Occhiuto – ho rappresentato la mia posizione e quella della mia Giunta: non ho un pregiudizio verso l’autonomia differenziata, piuttosto ho un pregiudizio nei confronti di un modo di raccontare il governo del Mezzogiorno come il governo di chi vuole giocare soltanto di rimessa o ha un approccio semplicemente difensivo. Il mio modo di governare una regione del Mezzogiorno è quello di chi accetta le sfide, ha la capacità di confrontarsi per capire come da queste sfide possano discendere occasioni di sviluppo della Calabria”.
“A Calderoli – ha proseguito il presidente della Regione – ho detto che la mia posizione sull’autonomia differenziata non è di pregiudizio ideologico perché credo che l’autonomia differenziata possa determinare occasioni positive potenzialmente di sviluppo per la Calabria. Ho detto che il tema però è una parte della Costituzione che dobbiamo attuare, ci sono altre parti inattuate: a esempio c’è la parte dei Lep che andrebbero definiti in base ai fabbisogni standard e non alla spesa storica, c’è la parte dell’articolo 119 sulla perequazione. Quando ho parlato di questo tema ho fatto l’esempio di un treno con tre vagoni – Lep, perequazione, e autonomia – ma a noi interessa che il treno arrivi alla fine del percorso. Se riusciamo a fare quello che non è mai stato fatto in 21 anni, i Lep e la perequazione, anche l’autonomia differenziata sarebbe una grande occasione”. Occhiuto ha poi proseguito: “Conosco e apprezzo Calderoli, ho sempre detto che se c’è uno che può realizzarla è proprio Calderoli. Giudico positivamente il fatto che abbia inviato il 29 dicembre la bozza del disegno di legge alla presidenza del Consiglio e alla Conferenza delle Regioni, è una proposta di legge che vedrà protagonista il Parlamento. C’è stata molta polemica sul ruolo del Parlamento ma il fatto che il ministro abbia voluto lavorare, nell’attuazione della Costituzione, attraverso una proposta di legge di attuazione della Costituzione mi tranquillizza e dovrebbe tranquillizzare tutti in ordine al fatto che questo percorso sarà un percorso necessariamente condiviso da tutte le Regioni e dal Parlamento. Conosco il ministro Calderoli e leggendo la sua bozza credo che sia evidente che si fa carico un qualche modo delle ragioni delle Regioni del Sud, perché – ha sostenuto il presidente della Regione – il ministro è troppo esperto per sapere che questo appuntamento dell’autonomia differenziata è un appuntamento nel quale il Paese può riuscire solo a condizione che si costruisca una convergenza la più unanime possibile tra le Regioni del Paese, le Regioni del Nord e le Regioni del Sud”.