CATANZARO. “Le affermazioni del commissario Scura sono false. Occorre prendere subito dei provvedimenti. Il commissario suppone di poter calmare la situazione con una legge che non c’entra nulla”. E’ quanto sostiene, in una nota, il Comitato Marrelli Hospital. “La Legge regionale a cui sta lavorando Scura – prosegue la nota – non ha nulla a che vedere con il Marrelli Hospital. Essa riguarda invece tutte le autorizzazioni ‘in generalè nella Regione Calabria. Trattasi, in effetti, di una modifica della legge 24/2008 che regola le autorizzazioni e gli accreditamenti e quindi un adeguamento alla normativa nazionale. Ma questo a valere sulle nuove autorizzazioni o quelle in itinere, non quelle il cui iter è già concluso. Bisogna parlare a legislazione vigente. Scura deve rispondere, scrivere e decretare secondo la normativa vigente. C’è in atto un’azione discriminatoria nei confronti del Marrelli Hospital e della città di Crotone. Ben 5 sono i decreti di autorizzazione firmati dalla struttura commissariale oltre ad un decreto firmato da un commissario ad acta. Così come queste strutture che hanno visto concluso il loro procedimento, l’iter della struttura Marrelli Hospital è figlia del decreto 29/2013 dove la compatibilità regionale era stata annullata per via di una sentenza del Consiglio di Stato. Come la struttura crotonese, hanno presentato richiesta di autorizzazione, nello stesso range temporale, altre strutture (circa 15 nella Regione Calabria). Ci sono pareri autorevoli dei Ministeri affiancanti Salute e Economia che prendono atto del riavvio delle procedure in itinere senza formulare rilievi. Tale riavvio é stato annunciato con nota del 19 marzo 2014 ai direttori generali delle Asp, delle attività di verifica e valutazione delle istanze pendenti aventi ad oggetto la richiesta di autorizzazione sanitaria all’esercizio. Per decorrenza dei termini previsti dal citato Dpgr 151 del 2013, il parere dei ministeri affiancanti ne ha preso atto. Dunque al termine dei 60 giorni dalla pubblicazione del Dpgr 151 del 2013, questo stesso provvedimento ha disposto che ‘… si prende atto dei procedimenti in itinere che quindi saranno riavviati d’ufficio. Dunque il decreto 29/2013 é ancora efficace. Ecco perché il 19 novembre 2014, in ottemperanza alle succitate previsioni sono stati conclusi e firmati dai commissari alcuni provvedimenti che hanno l’autorizzazione del Sindaco ma non la compatibilità con la programmazione e dunque non hanno la nota regionale sui fabbisogni”. “Se il Commissario non intende firmare il decreto di autorizzazione del Marrelli Hospital – conclude la nota del Comitato – deve revocare i decreti precedenti, ovvero tutti quelli firmati in data 19 Novembre 2014. Questi sono i poteri assegnatigli dal Consiglio dei Ministri. Procedere in modo diverso significherebbe ‘abusarè”.
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