“Siamo qui per assumerci responsabilità insieme. I sindaci calabresi devono essere protagonisti insieme alla Regione di tutte le attività legate alla difesa del suolo, alla prevenzione e alla mitigazione del rischio davanti ad eventi che un tempo erano eccezionali e che ora stanno diventano purtroppo ordinari a causa dei cambiamenti climatici”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto in occasione della giornata di informazione sul tema “La prevenzione prima di tutto” che ha fatto convergere alla Cittadella regionale esperti e dirigenti regionali – dal consulente della Presidenza Agostino Miozzo, ex Protezione civile nazionale, l’assessore ai lavori pubblici Mauro Dolce, Giuseppe Nardi, soggetto attuatore Commissario per il dissesto, il dirigente del Dipartimento Ambiente Savlatore Siviglia, Il direttore generale dell Infrastrutture Claudio Moroni e Vera Corbelli, segretario generale dell’Autorità di bacino Distrettuale Appennino meridionale – chiamati a confrontarsi con il segretario dell’Anci calabrese Franco Candia e 150 sindaci di tutta la regione. “La nostra è una terra esposta – ha aggiunto Occhiuto che non ha mancato di fare riferimento alle recenti drammatiche vicende di Ischia e delle Marche – a potenziali rischi dal punto di vista del dissesto e di eventi avversi. Abbiamo licenziato in Giunta la nuova legge sulla protezione civile: dal ’97 non si riformava questa normativa in Calabria, eppure la nostra è una regione che ha più rischi delle altre. Ora stiamo mettendo mano a tutte le attività utili a svolgere le azioni necessarie per la difesa del suolo. Bisogna farlo insieme ai Comuni e sono molto contento che i sindaci abbiano risposto con questa disponibilità, dimostrando grande sensibilità”. “Nella nuova legge sulla protezione civile – ha detto ancora Occhiuto – abbiamo incrementato di molto le risorse, ma tutta l’attività legata alla difesa del suolo è un’attività che necessita di più risorse a livello nazionale. Noi però intanto dobbiamo spendere le risorse che abbiamo. Soprattutto deve farlo la Regione. Su questo i sindaci hanno ragione, Io appena insediato ho verificato che c’erano 400-450 milioni di risorse da impegnare per la difesa del suolo con un avanzamento della spesa molto lento. Abbiamo raddoppiato la progressione di spesa ma non basta. Sono attività che fanno i Comuni ma bisogna aiutare i Comuni a realizzarli più velocemente. Quindi mi è ben chiaro il fatto che bisogna accelerare e soprattutto bisogna accelerare qui in Regione”.
Occhiuto: “Il sistema di allerta è nazionale e va migliorato”
“Il sistema di allerta è governato a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione civile che manda i dati ad Arpacal da dove poi vengono girati alla Protezione civile regionale. Può essere migliorato ulteriormente, perché Arpacal nei mesi passati si è dotata di una stazione meteorologica molto avanzato ma non ha assunto meteorologi che la devono governare. Questo è un tema alla mia attenzione: occorre un rilancio dell’Arpacal perché anche Arpacal deve svolgere la sua funzione, come può fare, in questa attività”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della giornata di informazione “La prevenzione prima di tutto” che si è svolta alla cittadella regionale a Catanzaro. “Qualche mese dopo il mio insediamento -ha aggiunto Occhiuto- ero andato ad inaugurare una stazione meteo avanzatissima di Arpacal. Il problema però è che non erano assunte le figure necessarie. Questo dimostra che tante attività nella nostra regione vanno governate in maniera diversa perché altrimenti si generano problemi”. Per Occhiuto va ripensata la governance del sistema. “E’ nostra intenzione -ha detto- lavorare ad un nuovo organismo che si occupi del monitoraggio e dell’attuazione degli interventi. Intanto, però, c’è l’obbligo di fare da subito tutto quello che c’è da fare”.
Fiorita: “Migliorar previsione e comunicazione degli eventi”
“Dire che il sistema di allerta non funziona non significa voler accusare qualcuno, anzi so che tutti fanno bene la loro parte; il problema è capire se questa parte è razionale e se questa parte ci tutela veramente”. Così il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita parlando con i giornalisti a margine della giornata di informazione sui temi della prevenzione del dissesto idrogeologico e del sistema di protezione civile promossa dalla Regione. “Penso -ha sostenuto ancora Fiorita- che dobbiamo essere tutti consapevoli che i bollettini di allerta che ci vengono consegnati a inizio giornata con fasce di territorio molto ampie o con Pec che arrivano a notte inoltrata su indirizzi mail che non vengono controllati e non possono essere controllati e non sono fatti per controllare h24 non ci tutelano, non ci possono tutelare da eventi imprevisti e imprevedibili a cui purtroppo ci dobbiamo abituare. Ritengo, intanto, che sia necessario affinare il sistema di comunicazione e di previsione di questi eventi, ma anche essere consapevoli che questo non potrà bastare se non mettiamo in sicurezza un territorio fragile, devastato da anni, decenni di incuria e di costruzioni non razionali e non ragionevoli, nessuna allerta e nessun sistema di prevenzione potrà essere sufficiente”. “Penso che l’iniziativa di oggi sia importante, utile, forse addirittura necessaria e quindi è altrettanto utile e necessaria la nostra presenza. Certo i danni prodotti sul nostro territorio sono danni importanti, siamo in una fase ancora di emergenza a cui stiamo cercando di mettere riparo per quello che possiamo con le nostre risorse ma è chiaro che ci vorrà anche qui un intervento serio perché altrimenti continueremo a rattoppare un territorio devastato senza metterlo in sicurezza. Senza risorse eccezionali non si affrontano eventi eccezionali”.