Punta a ottenere un patteggiamento Vittorio Foschini, 63 anni, mentre Salvatore Pace, 66 anni, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Queste le scelte processuali formulate dalle loro rispettive difese al gup di Milano, Marta Pollicino, dei due imputati per l’omicidio di Umberto Mormile, educatore del carcere milanese di Opera ucciso a Carpiano l’11 aprile del 1990. In particolare, l’avvocato Donatella Montagnani, difensore di Foschini, ha annunciato richiesta di patteggiamento col riconoscimento della continuazione tra l’omicidio Mormile e gli altri delitti per i quali Foschini ha riportato condanna nel processo “Wall Street”. “L’odierna costituzione di parte civile – commenta il legale – è solo il primo passo in sede giudiziaria per ottenere il riconoscimento del progetto eversivo – peraltro ammesso dallo stesso imputato Foschini con le dichiarazioni rese anche nel processo ‘Ndrangheta stragista’ – che porta il nome di “Falange Armata” e che dall’esecuzione dell’omicidio Mormile è proseguito fino all’insediamento della ‘seconda repubblica’, avvenimento con il quale il progetto della ‘Falange Armata’ giunse a compimento”. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 17 marzo.