“Spero che i lavori del Ponte sullo Stretto inizino nel 2023 e lo spera soprattutto il ministro Salvini. Io governo una regione che ha al suo interno il primo porto d’Italia, quello di Gioia Tauro, per cui ho sotto gli occhi quanto importante sia diventato il Mediterraneo”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo in una trasmissione televisiva nazionale. “Nei prossimi anni -ha spiegato- compreremo l’energia dal Mediterraneo. I Paesi che si affacciano nel nostro mare cresceranno con incrementi del Prodotto interno lordo che saranno di grande utilità anche per le nostre imprese. E allora, se il Mediterraneo è così importante, un’infrastruttura come il Ponte sullo Stretto diventa strategica per dimostrare la volontà dell’Italia di fare della Calabria e delle Regioni del Sud l’hub del Paese e dell’Europa sul Mediterraneo. Abbiamo spiegato al ministro Salvini – ha continuato Occhiuto – che la Calabria e la Sicilia hanno bisogno anche di altre infrastrutture, oltre al Ponte sullo Stretto. Nella mia regione, ad esempio, abbiamo una strada definita ‘della morte’ e si tratta di un’arteria giudicata prioritaria dall’Europa -ha sottolineato- la Statale 106 Jonica, ma negli anni i vari governi non sono mai riusciti a realizzare gli investimenti necessari per la modernizzazione e la messa in sicurezza. Abbiamo grandi emergenze sul fronte idrico e anche su questo ho chiesto al ministro Salvini un supplemento d’attenzione”. “Grande scoperta quella dei 24 Bronzi di San Casciano dei Bagni, in Toscana: ne sono felicissimo. Dopo, però, quella dei Bronzi di Riace, che rappresentano un primato assoluto e dovrebbero essere un attrattore culturale non soltanto per la mia Regione, ma per tutto il Paese. È un peccato che a distanza di 50 anni non lo siano ancora diventati”, ha detto anche Roberto Occhiuto nel suo intervento televisivo. Occhiuto ha poi parlato del problema migranti e dei continui sbarchi in Italia e in Calabria. “La Rise Above è stata accolta in Calabria, a Reggio, perché la Ong ha operato con il concerto delle autorità competenti. Devo dire, però, che la mia regione non ha accolto solo questa nave. Dall’inizio dell’anno in Calabria ci sono stati sbarchi che hanno dato ospitalità a 15mila immigrati. Ci sono nuove rotte dell’immigrazione -ha detto- che stanno riguardando la Calabria. C’è un Comune bellissimo, Roccella Jonica, che è stato interessato da numerosi sbarchi. Però non facciamo polemiche sui migranti. La mia è una Regione abituata a subire l’emigrazione. Tanti calabresi nel corso degli anni sono emigrati in altri Paesi del mondo. La Calabria è una Regione accogliente, ma credo che questo sia un processo che vada governato. Quando emigravano gli italiani -ha detto- andavano in Paesi che governavano l’immigrazione. Oggi noi non riusciamo a farlo. Sarebbe utile che ci facessimo sentire un po’ di più in Europa e che tutta la comunità politica fosse più unita. Trovo singolare che addirittura si festeggi quando l’Europa dice no al governo nazionale. Bisogna tifare per l’Italia a prescindere del colore politico dell’esecutivo. Se l’Europa si dimostra solidale -ha concluso- se ne avvantaggia il Paese intero, non solo una parte politica”.