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Rogo di Catanzaro, padre e figlio dimessi dall’intensiva: stazionarie le condizioni di madre e figlia

Rogo di Catanzaro, padre e figlio dimessi dall’intensiva: stazionarie le condizioni di madre e figlia

CATANZARO/ Migliorano le condizioni di due componenti della famiglia Corasoniti rimasti gravemente feriti nell’incendio che nella notte tra il 21 e il 22 ottobre scorso ha distrutto la loro abitazione nel quartiere Pistoia di Catanzaro provocando la morte dei tre fratelli Saverio (22 anni), Aldo Pio (14) e Mattia (12). Secondo quanto riferiscono fonti ospedaliere, il padre delle tre vittime, Vitaliano Corasoniti (42) e uno degli altri due fratelli, Antonello (14 anni), sono  stati dimessi dal reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, dove si trovavano ricoverati per l’intossicazione da fumo, e sono stati trasferiti in reparto, dove sono tenuti sotto osservazione: il padre si trova ora in Medicina, il figlio Antonello in Pediatria. Non è escluso che nei prossimi giorni i due, ora che stanno meglio, siano ascoltati dai carabinieri che, su delega della Procura indagano per accertare le cause del rogo mortale.
Al momento le ipotesi di reato al vaglio della Procura sono quelle di omicidio e disastro colposo: allo stato delle indagini – secondo quanto si apprende da fonti investigative – sarebbero escluse sia la fuga di gas sia un’origine dell’incendio dall’esterno dell’abitazione, anche perché i primi accertamenti avrebbero appurato che le fiamme si sarebbero sprigionate dal soggiorno dove erano accatastati numerosi cartoni. Altri rilievi nell’abitazione sono comunque previsti nei prossimi giorni: i primi sopralluoghi hanno accertato anche la presenza di mazzette di banconote, in gran parte carbonizzate, ora anche queste al vaglio degli inquirenti. Restano invece stazionarie le condizioni delle altre due ferite: la madre delle vittime, Rita Mazzei (41), ricoverata al Centro grandi ustioni di Bari, e la sorellina Zaira Mara (10), ricoverata in  rianimazione pediatrica all’ospedale Santobono di Napali. Sabato sera 5 novembre sotto l’abitazione dei Corasoniti è in programma una fiaccolata in ricordo delle vittime della tragedia.

 

 

 

 

 

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