Sono stati individuati i due presunti scafisti dell’imbarcazione soccorsa a circa 20 miglia nautiche a largo di Punta Alice da una vedetta della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Corigliano-Rossano e condotta nel porto di Schiavonea. A bordo del monoalbero di 16 metri, battente bandiera statunitense, con a bordo 106 migranti di origine egiziana, irachena, iraniana e siriana fra cui 6 donne e 13 minori c’era un cadavere rinvenuto in coperta al momento dell’abbordaggio. Dopo aver isolato i 2 sospetti scafisti, preso il controllo dell’imbarcazione e constatato che vi erano le condizioni di sicurezza per condurla in porto a Corigliano Calabro, i militari hanno condotto la barca in porto, scortati da una motovedetta della Capitaneria di Corigliano nel frattempo giunta in supporto.
Nel corso della navigazione, 2 migranti che manifestavano sintomi di malessere sono stati trasbordati su un’altra vedetta della Guardia di Finanza di Corigliano-Rossano, giunta in supporto, per essere condotti in porto. Giunti a terra, i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza precedentemente allertate e la barca è stata messa a disposizione della magistratura. I due trafficanti, un russo e un sedicente turco, sono stati sottoposti a fermo.