“Sono oltre 70 milioni di euro le risorse di cui disporrà la Calabria per fronteggiare, entro i prossimi anni, la povertà educativa territoriale legata all’infanzia, in una regione nella quale solo il 3% di bambine e bambini usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, un dato ben al di sotto della media nazionale che si attesta al 14,7%”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione con delega all’Istruzione, Giusi Princi, in apertura dell’incontro, che si è svolto nella Cittadella regionale, con i diversi attori istituzionali competenti per verificare lo stato di attuazione in Calabria delle risorse del Piano nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di Istruzione, per le annualità 2018, 2019 e 2020. All’iniziativa sono intervenuti anche la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, la dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari opportunità, Maria Francesca Gatto, e la dirigente del settore Istruzione e Diritto allo studio, Anna Perani. In collegamento il segretario dell’Anci Francesco Candia.
Presenti i rappresentanti dei Comuni calabresi capofila degli Ambiti territoriali “convocati -ha specificato la vicepresidente- nell’ottica di stabilire insieme una corretta programmazione dei servizi educativi e delle strutture per l’infanzia, partendo dalla condivisione degli esiti del monitoraggio dei servizi educativi per l’infanzia calabrese, promosso dalla Regione, da cui è emerso che su 401 Comuni che hanno partecipato alla rilevazione, gli enti con servizi sono solo 112 ( il 27%), a fronte di un 72% di comuni sprovvisti di servizi”. Le risorse destinate agli enti locali potranno finanziare: nuove strutture per l’infanzia, ampliamento dei servizi educativi (posti e orari), riduzione delle rette a carico delle famiglie. A questi interventi strutturali, si legheranno protocolli d’intesa con Usr e Anci che prevedono imponenti azioni di formazione del personale educativo e docente delle scuole prescolari pubbliche e private e formazione dei coordinatori pedagogici. La quota di cofinanziamento regionale, oltre che alla formazione, verrà destinata all’istituzione di poli educativi per l’infanzia e di coordinamenti pedagogici e all’attivazione di nuove sezioni primavera. “Pertanto, l’incontro di oggi con i diversi attori istituzionali competenti -ha rimarcato Princi- è finalizzato a fornire un compiuto supporto a tutte le Amministrazioni cercando di definire insieme le diverse criticità da risolvere e le opportunità da cogliere nella programmazione futura dei servizi per l’infanzia”. “Con la vicepresidente Princi -ha evidenziato la direttrice dell’Usr, Iunti- ci siamo sempre rapportate con un approccio collaborativo e operativo. La ringrazio molto perché anche sul sistema educativo dell’infanzia stiamo avendo un forte supporto con l’obiettivo comune di dare impulso ad un percorso che, in realtà non è solo normativo, ma penso sia uno dei tanti elementi strategici di rilancio del territorio che passa anche attraverso il sistema educativo scolastico 0-6”.