“Il sistema produttivo Calabrese ha mostrato segni di resilienza e reattività, ma permane una preoccupante fragilità e vulnerabilità del sistema economico nel suo complesso anche per i gravi e antichi deficit strutturali e infrastrutturali che lo caratterizzano, tra cui una complessiva debolezza di sistema e un apparato burocratico-amministrativo inefficiente e soffocante”. Lo afferma il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, commentando il Rapporto Regionale PMI 2022, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Unicredit e Gruppo 24 Ore, che analizza gli andamenti e le prospettive delle 160 mila società italiane che – impiegando tra 10 e 249 addetti e con un giro d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro – rientrano nella definizione europea di piccola e media impresa, e generano un valore aggiunto complessivo pari a 204 miliardi di euro. Lo studio ha tenuto conto del conflitto russo-ucraino e della persistenza dei rincari sul mercato delle materie prime. “Dal rapporto – afferma Ferrara – emerge chiaramente come le spinte inflazionistiche, la guerra in Ucraina e lo shock energetico, unitamente alle turbolenze dello scenario internazionale, stanno interrompendo la ripresa economica post-pandemica producendo conseguenze preoccupanti sulla tenuta e sulla reale capacità delle imprese di continuare a produrre. Nondimeno preoccupante la politica restrittiva attuata dalla BCE che con l’aumento repentino dei tassi d’interesse rischia di aumentare i rischi recessivi in corso. In tale contesto il sistema produttivo Calabrese ha mostrato segni di resilienza e reattività. Risulta quindi necessario porre in essere misure strutturali immediate e diversificate per garantire la continuità aziendale e il sostegno della competitività. Rinnovo della moratoria, sostegno alla liquidità e alla patrimonializzazione delle imprese, rilancio degli investimenti, mitigazione del caro energia, investimenti sul capitale umano sono solo alcune delle misure da attuare con immediatezza per preservare il nostro sistema produttivo. Come Unindustria Calabria stiamo predisponendo, insieme il Centro Studi di Confindustria, un articolato piano di sviluppo industriale poggiati sulle ingenti risorse Europee che accompagni le imprese in questo delicato momento economico, ma che contestualmente guardi già alla fase post emergenza”.