Via libera unanime dall’Aula del Senato al decreto aiuti bis con 182 voti favorevoli, nessuno contrario e 21 astenuti. Il provvedimento, in scadenza l’8 ottobre, verrà esaminato giovedì prossimo dalla Camera per l’approvazione definitiva. “Voto unanime” delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto aiuti bis, che contiene anche le modifiche al Superbonus. Il testo è quello illustrato lunedì sera a grandi linee e sul quale i gruppi avevano espresso un consenso di massima. Il testo ha l’ok di Palazzo Chigi e, ha detto il sottosegretario all’economia Federico Freni, “accontenterà tutti”. “Sul Superbonus abbiamo individuato una soluzione che ritengo possa trovare il consenso del Parlamento”, conferma il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, in una nota. “Serve -ha aggiunto Castelli- a garantire cittadini e imprese, e soprattutto a far camminare una misura che abbiamo fortemente voluto e costruito, con l’obiettivo di garantire, in questi anni post Covid, la ripresa del settore edile e la crescita del Pil. Un obiettivo che è stato ampiamente raggiunto”. Cancellata la qualifica di ‘docente esperto’, per il quale resta solo l’incentivo economico. Lo prevede un emendamento al dl aiuti bis che ha ottenuto il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il tema, insieme al Superbonus, aveva provocato uno stallo in Senato. È stato prorogato fino al 31 dicembre lo smartworking per i lavoratori fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta. La misura è stata inserita nel dl Aiuti-bis in conversione al Senato e rappresenta un intervento fondamentale per tutelare le persone più fragili, i genitori con figli piccoli e continuare a garantire migliore conciliazione del tempo vita-lavoro grazie alla modalità agile”.