“Ho accettato, dopo una lunga riflessione, la candidatura alla Presidenza della Provincia di Catanzaro. È stata, come si può immaginare, una decisione sofferta e non facile. Solo tre mesi fa sono stato eletto Sindaco della mia Città, impegnandomi con i miei concittadini a portare avanti per cinque anni una profonda opera di rinnovamento. Non era nei miei programmi una candidatura alla Presidenza della Provincia, anche perché ci sono molti sindaci ben degni di ricoprire questo delicato ruolo. Non sono potuto, però, restare indifferente alla forte pressione che è venuta da numerosi amministratori dei nostri ottanta Comuni, alla loro richiesta di un mio impegno diretto per risollevare la Provincia da una pesante crisi finanziaria e da una costante perdita di peso politico e istituzionale”. Lo dichiara il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che nelle elezioni di secondo livello per la scelta del nuovo vertice dell’amministrazione provinciale si confronterà con il candidato di centrodestra, Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri. “Forse -continua- a convincermi a compiere questo passo molto delicato, sono stati i tanti dipendenti dell’Amministrazione che, esasperati per la loro condizione di precarietà, mi hanno chiesto di metterci la faccia. Funzionari e impiegati che, per la prima volta nella loro vita lavorativa, hanno subito l’umiliazione del rinvio del pagamento degli stipendi, causato da una situazione finanziaria dell’Ente ai limiti del fallimento. Non ho la bacchetta magica, né sarà facile mettere mano ad un disastro come quello registrato alla Provincia, ma posso sicuramente dire -assicura Fiorita- che non trascurerò nulla pur di rimettere in carreggiata un Ente che è stato, in passato, molto importante per la vita delle nostre popolazioni, assicurando ai dipendenti il rispetto dei loro sacrosanti diritti”. Ma c’è un altro aspetto che, prosegue Fiorita, “nelle ultime ore ha contribuito a vincere le mie comprensibili resistenze. Il sogno di una grande area centrale della Calabria, collocata tra Jonio e Tirreno nel punto più stretto della Penisola, è oggi più attuale che mai. Non saranno piccole polemiche, probabilmente scaturite da incomprensioni facilmente superabili, a fermare un processo che -l’ho scritto chiaramente nelle mie linee programmatiche- è inarrestabile e deve solo essere governato dalle classi dirigenti con intelligenza e lungimiranza. C’è bisogno di un salto di qualità oserei dire culturale. Dovremo pensare unitariamente ad un territorio straordinario che ha delle potenzialità incredibili che potrebbero generare sviluppo, occupazione e ricchezza”. La partita, sottolinea, “si giocherà molto sull’asse Catanzaro-Lamezia Terme e so già che -se eletto- troverò un interlocutore prezioso nel Sindaco Paolo Mascaro e nei Sindaci dell’Istmo. Ma non basterà perché lo sviluppo dovrà interessare anche le due coste e le aree interne, così ricche di patrimoni ambientali e culturali. Nell’auspicio che il Governo nazionale riporti al centro della discussione la dignità e la centralità degli enti di area vasta in termini di riassetto istituzionale e sostenibilità finanziaria, ritengo -prosegue Fiorita- che la Provincia, non avendo più molte competenze gestionali, debba soprattutto puntare a programmare, coordinare e armonizzare lo sviluppo urbanistico dei suoi Comuni in un unico grande progetto unitario. Oltre a garantire l’efficienza e la sicurezza nella viabilità provinciale e negli istituti scolastici della provincia, sono infiniti i terreni su cui la nuova Provincia dovrà cimentarsi. È un lavoro che, sostiene Fiorita, “andrà portato avanti con determinazione e passione, attraverso una consultazione stringente con i Sindaci che sono i veri protagonisti di questa nuova stagione, ma anche con una forte interlocuzione con la Regione. Nel ringraziare tutti coloro che hanno voluto fortemente questa mia discesa in campo, le forze politiche riformiste e progressiste del centrosinistra e le forze civiche disseminate nel territorio provinciale, posso solo assicurare che nella mia attività di Sindaco di Catanzaro, come è naturale che sia, continuerò a rappresentare i bisogni della mia città, ma in qualità di Presidente della Provincia -conclude- sarò assolutamente imparziale, nell’interesse di tutti i Comuni che ne fanno parte, senza farmi condizionare dall’altro ruolo”.