Il problema della mancanza di lavoro affligge da decenni le famiglie italiane, costringendo all’emigrazione molti giovani meridionali e calabresi che vengono strappati alle loro terre. Sull’argomento è intervenuto il prof. Piero Bevilacqua, candidato alla Camera per Unione Popolare. Ecco il suo pensiero: “Si può creare un milione di posti di lavoro e non è una barzelletta di Berlusconi. E senza creare altro debito. Lo documenta un progetto elaboratto da un gruppo di studiosi dell’Università di Torino e del Piemonte Orientale:G.Ortona, F.Barbera, D.Pallante e altri. Il meccanismo è semplice: si tratta di imporre un prelievo dell’1%, una tassa di solidarietà, sui redditi finanziari superiori ai 200 mila € e per un periodo limitato di circa 4-5 anni. Un prelievo da attuarsi sui 5000 miliardi di euro che è l’attuale ammontare della ricchezza finanziaria degli italiani. Se ne ricaverebbero 27 miliardi di € che diventerebbero stipendi per un milione di persone assunte nella Pubblica Amministrazione. Stipendi equivalenti a quello di un professore di scuola media. Questa trasformazione del risparmio finanziario in stipendi avrebbe uno straordinario effetto moltiplicatore sull’economia: aumenterebbe i consumi, accrescerebbe il gettito fiscale allo stato, innalzerebbe l’efficienza della macchina amministrativa, con beneficio per l’economia, la qualità dei servizi, il rapporto tra debito pubblico e PIL. Nel giro di 5 anni, è stato calcolato, i 27 miliardi prelevati ne genererebbero ben 40. E’ uno dei più vantaggiosi investimenti pubblici” prosegue Bevilacqua.
“Ricordiamo che negli ultimi 20 anni in tanti settori, nella sanità, nella scuola, nei trasporti, nell’Università, un elevato numero di personale è andato in pensione e non è stato sostituito. E noi siamo infatti ipiù sguarniti nei ranghi della Pubblica .Amministrazione. rispetto ai grandi paesi europei. Significativamente l’Italia crea in Europa meno lauerati e per giunta ha il più alto numero di disoccupati fra i laureati. Una parte grande del dramma dei giovani laureati meridionali ha qui la sua origine: la PA non li recluta, come accade in Francia, in Germania o nel Regno Unito e loro emigrano in Francia, in Germania e nel Regno Unito” ha concluso il prof. Bevilacqua.