CATANZARO. Il presidente del Consiglio comunale, Ivan Cardamone, e il consigliere Ezio Praticò hanno accolto, giovedì mattina, nella sala concerti di Palazzo De Nobili, il giovane Salvatore Procopio che, nei mesi scorsi, ha partecipato al concorso internazionale Sanremo Junior. Al quattordicenne catanzarese è stata consegnata una targa ricordo per essersi distinto nel corso della sua partecipazione al prestigioso evento canoro. “E’ un orgoglio per noi – ha evidenziato Cardamone – consegnare questo premio a un artista della nostra città. Salvatore è un esponente eccellente di una nuova e valida generazione di catanzaresi che ci rende fieri. Il consiglio che voglio dargli è quello di continuare a coltivare la sua passione, migliorandosi ogni giorno di più”. “Poter contare su un catanzarese che porta in alto il nome della nostra città come ha fatto Salvatore, è per noi motivo di grande soddisfazione”, lo ha detto Ezio Praticò complimentandosi con il giovane artista e con la sua famiglia per “la passione con cui segue e tifa per il proprio figlio”. “Il mio amore per il canto è iniziato sin da piccolo – ha raccontato Salvatore Procopio -. Ogni volta che ascoltavo una canzone, la ripetevo e la cantavo. Cinque anni fa, durante una recita scolastica, le mie insegnanti mi hanno fatto cantare “l’Italiano” di Toto Cutugno. In quella occasione ho ricevuto tanti complimenti per la mia bella voce. Forse è proprio da lì che è iniziato tutto. Ho partecipato a varie serate fino al dicembre 2014 quando ho deciso di presentare la domanda per il concorso Sanremo Junior. A gennaio – ha proseguito – sono stato chiamato per fare la selezione a Vibo Valentia, risultandone vincitore. Fra 400 concorrenti provenienti da tutta Italia, io sono stato selezionato. Per me è stata una gioia infinita, non dimenticherò mai la mia esibizione dal vivo dinanzi a centinaia di persone su un palco tanto importante. Ringrazio chi mi ha sostenuto e aiutato. Il canto mi dà tanta gioia e spero che la mia voce possa riempire il cuore di tutte le persone che mi ascoltano”.